In base alla legge di Stabilità, approvata di recente, la Provincia di Modena registra per il 2016 un disavanzo di oltre dieci milioni di euro, per effetto del previsto rimborso allo Stato di quasi 38 milioni di euro su un totale di 55 milioni di entrate dell’ente.
Il punto sulle conseguenze della recente legge di Stabilità sul bilancio della Provincia è stato illustrato da Maria Costi, consigliere provinciale con delega al Bilancio, nel corso del Consiglio provinciale lunedì 19 gennaio.
«Mancano dieci milioni di euro – ha specifica Costi – per adempiere, in modo adeguato, alle nostre funzioni fondamentali che sono la viabilità e le scuole. E questa situazione riguarda tutte le Province italiane in vista del referendum costituzionale previsto in autunno. Chiediamo quindi al Governo di approvare al più presto un decreto per mettere a disposizione le risorse aggiuntive indispensabili».
I rimborsi della Provincia allo Stato dai 28 milioni del 2015 salgono nel 2016 a quasi 38 milioni; in origine erano 41, in base alla legge di Stabilità 2014, ridotti, nella recente manovra finanziaria, di tre milioni e 800 mila euro proprio per svolgere le funzioni fondamentali, «una riduzione – evidenzia Costi – del tutto insufficiente per adeguare e garantire tutti gli interventi necessari sulla rete di oltre mille chilometri di strade provinciali e sull’edilizia scolastica, per questo serve un nuovo intervento del Governo che riguardi anche le previsioni di taglio del 2017. Nel frattempo – ribadisce Costi – non siamo nelle condizioni di approvare ora il bilancio 2016, come peraltro accaduto con il bilancio 2015 approvato solo in settembre; così scattano di nuovo i vincoli di spesa previsti dalla procedura di amministrazione provvisoria con ricadute negative sulla nostra capacità di investire».
Sul fronte delle entrate tributarie, soprattutto Ipt e imposta sulla Rcauto, nel 2015 la Provincia stima di incassare circa 54 milioni contro i 56 del 2014, con le aliquote invariate. Di queste risorse, 28 milioni sono state versate allo Stato nel 2015, rimborso che sale a 38 nel 2016 e per la totalità delle entrate nel 2017.