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Perseguitata e picchiata dallo spasimante, vittima una 45enne reggiana

Carabinieri-notturnaHa probabilmente frainteso l’amicizia con un altro sentimento più profondo e, dopo aver ricevuto il rifiuto alle avance da amico, si è trasformato in persecutore iniziando a offenderla per strada, presentarsi sotto casa urlandogli i peggiori epiteti, picchiandola in più occasioni e proferendole gravi minacce con il fine di ottenere l’amore rifiutato. Questa notte però lo spasimante presentatosi sotto casa della vittima è andato ben oltre, aggredendo i componenti l’equipaggio del Nucleo Radiomobile intervenuti in soccorso su richiesta della poveretta che aveva segnalato la presenza dell’uomo sotto casa che urlava offese e minacce di morte nei suoi confronti. Con l’accusa di atti persecutorie resistenza a pubblico ufficiale i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato un cittadino tunisino clandestino 39enne ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

Già nel mese di novembre e dicembre l’odierno arrestato, pur di far “valere” i suoi sentimenti, nei pressi della Stazione ferroviaria di Reggio Emilia aveva picchiato la donna, una 45enne residente a Reggio Emilia, cagionandole una volta lesioni con prognosi di 3 giorni 3 e l’altra volta il trauma delle ossa nasali con prognosi di alcuni giorni. Altre volte incontrandola per strada l’aveva offesa e minacciata, con lei che in alcune circostanze era riuscita a scappare rifugiandosi a casa.

Poco dopo l’una di questa notte la donna notando l’uomo sotto casa che urlando per strada la minacciava e l’offendeva, ha chiamato il 112. Sul posto giungevano i Carabinieri del Nucleo Radiomobile che rintracciavano l’uomo che riferiva che doveva necessariamente entrare nell’abitazione occupata dalla donna con il pretesto di dover ritirare suoi effetti personali. Un evidente scusa laddove, come accertato dai carabinieri l’uomo non era mai stato a casa della donna. In effetti l’uomo seguiva i due militari fino al portone di ingresso principale del condominio dove vive la donna cercando di accedervi in maniera repentina venendo fermato faticosamente dai Carabinieri che all’uscita venivano aggrediti dall’uomo che veniva bloccato e tratto in arresto con le accuse di atti persecutori e resistenza a pubblico ufficiale.

















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