giovedì, 12 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeBolognaAd Unibo tornano gli appuntamenti con il seminario "La violenza contro le...





Ad Unibo tornano gli appuntamenti con il seminario “La violenza contro le donne”

Ripartono mercoledì 3 febbraio gli appuntamenti con il seminario “La violenza contro le donne”, iniziativa unica nel panorama universitario italiano, istituita nell’anno accademico 2013/2014 dal Corso di Laurea in Filosofia dell’Università di Bologna, che arriva così alla terza edizione. Quindici incontri settimanali, da febbraio a maggio, aperti a tutti e ospitati dalle 15 alle 17 nell’Aula III della Scuola di Lettere e Beni culturali dell’Alma Mater, in via Zamboni 38, a Bologna.

Il nuovo ciclo di incontri si apre mercoledì 3 febbraio con la proiezione di “Di genere umano”, documentario diretto e realizzato dal regista Germano Maccioni, nato proprio dall’esperienza del seminario “La violenza contro le donne”. Intervengono per l’occasione la professoressa Tullia Gallina Toschi, presidente del Comitato Unico di Garanzia di Ateneo, e il professor Marco Antonio Bazzocchi, delegato del Rettore alle iniziative culturali di Ateneo.

“’Di genere umano’ – spiega la professoressa Valeria Babini, responsabile scientifico del corso – non è solo un documento storico di un’esperienza nata all’interno del Corso di laurea in Filosofia dell’Università di Bologna, ma è anche  un film delicato e poetico dove largo spazio è dato alla presenza degli studenti e ai loro interrogativi, che si riflettono nei loro giovani volti oltre che nelle parole, e dove i veri protagonisti sono i dialoghi e le riflessioni aperte di e tra studenti, intellettuali, operatori del settore e professori che, nel seminario e fuori dal seminario, hanno continuato a interrogarsi e a pensare”.

Un progetto non convenzionale, rispetto al quale lo stesso regista si è trovato inizialmente spiazzato: “Mi dicevo – racconta Germano Maccioni – cosa posso dire su questo tema? Io, un maschio… Ora so che qualcosa da dire c’era. C’è”. E oltre allo sguardo maschile, che attraverso la macchina da presa guarda al problema con un’ottica non convenzionale, ci sono poi, soprattutto, le domande, le riflessioni e le reazioni degli studenti agli interventi di intellettuali come Massimo Recalcati, Lea Melandri, Gherardo Colombo, e di operatori del settore come Michele Poli (del Centro per uomini maltrattanti di Ferrara) e Angela Romanin (della Casa delle donne di Bologna). Tutte voci che confermano quanto ancora sia necessario e urgente, parlare e riflettere di violenza contro le donne.

“Sarà forse una deformazione da storica della psichiatria quale sono – continua Valeria Babini – ma il mio pensiero va all’impatto che ebbe sulla popolazione il servizio ‘I giardini di Abele’ con cui Sergio Zavoli, nel gennaio del 1969, accompagnava i cittadini dentro gli spazi e le contraddizioni della realtà manicomiale. Allo stesso modo, oggi, il film di Maccioni potrebbe offrire a un pubblico altrettanto vasto un’occasione per riflettere su un altro insulto alla civiltà: l’orrore della violenza contro le donne”.

“Un problema di civiltà“ è, del resto, proprio il sottotitolo del seminario, che conta quest’anno quindici nuove lezioni tenute, come sempre, da intellettuali ed esperti, all’insegna di una multidisciplinarità che si realizza soprattutto nell’incontro e nello scambio tra competenze scientifiche universitarie e saperi radicati nell’esperienza di chi, sul territorio, si è impegnato concretamente a contrastare la violenza sulle donne. Sarà Chiara Saraceno, mercoledì 10 febbraio, a tenere la prima lezione, intitolata “La violenza contro le donne: un indicatore drammatico della persistenza di disuguaglianze di genere”.

Il seminario è sostenuto dall’Università di Bologna e dal suo Comitato Unico di Garanzia e si avvale del patrocinio del Comune di Bologna. Gli appuntamenti, aperti a tutti, si tengono con scadenza settimanale ogni mercoledì, dal 3 febbraio all’11 maggio, dalle 15 alle 17, nell’Aula III della Scuola di Lettere e Beni culturali dell’Alma Mater, in via Zamboni 38, a Bologna.

 

















Ultime notizie