La laringologia pediatrica è al centro di una due giorni di studi organizzata dalla Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria del Policlinico, diretta dal prof. Livio Presutti che si tiene lunedì 1 e martedì 2 febbraio presso l’aula T02 del Centro Didattico Interdipartimentale (Policlinico, via del Pozzo). Il corso si intitola Endoscopic and open surgery of the pediatric laringotracheal framework e vuole fare il punto su un settore nel quale Modena vanta una casistica importante. Si tratta del primo corso di valenza internazionale organizzato su questa tematica in Italia che vedrà la partecipazione di docenti di caratura internazionale e, in qualità di discenti, di medici provenienti da diverse parti del mondo (Qatar, Canada, Usa, Romania, Turchia, Arabia Saudita etc.). Lo scopo del corso è quello di fornire sia una preparazione teorica in tale delicato settore per ciò che attiene l’organizzazione sanitaria della disciplina (scelta dei materiali e delle metodiche corrette di diagnosi e terapia), sia una preparazione pratica di sala operatoria con attività chirurgiche in diretta e viene sempre privilegiato l’aspetto pratico con sedute operatorie che prevedono la partecipazione diretta dei corsisti cercando di mantenere una didattica di alto profilo.
“La laringolgia pediatrica – spiega il dottor Angelo Ghidini, otorinolaringoiatra del Policlinico, organizzatore del corso – pur restando un settore che potremmo definire di nicchia nell’ambito più vasto dell’Otorinolaringoiatria, sta diventando importante sia a causa del costante incremento di patologie congenite e acquisite a carico delle vie aeree superiori in età neonatale negli ultimi anni, sia per la necessità di creare una rete di conoscenze a livello nazionale relativamente a questo tipo di problematiche allo scopo di favorire un sempre più ottimale trattamento di queste stesse patologie, per le quali sono pochi i centri di terzo livello in grado di occuparsene.” Tra questi centri c’è il Policlinico di Modena che negli ultimi 5 anni ha effettuato circa 1000 fibrolaringotracheoscopie per problematiche di stridore o per problemi connessi ad una difficoltà respiratoria in età pediatrica e circa 500 procedure diagnostico-interventistiche in sala operatoria, su pazienti di età compresa tra 0 e 15 anni per patologie del tratto laringo-tracheo-bronchiale.
Grazie a questa casistica, il Policlinico ha potuto creare una stretta collaborazione con l’Orinolaringoiatria dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma che ha portato a alla nascita di una rete di conoscenza più capillare, sino a poco tempo fa sicuramente carente, sul territorio nazionale Questa collaborazione ha portato inoltre all’organizzazione di corsi di aggiornamento teorico-pratici basati sulle più recenti acquisizioni sulla base della evidence based medicine. Da questi corsi – cominciati dal 2012 vengono effettuati un anno a Roma ed un anno a Modena – nasce questo progetto internazionale.
“In ambito pediatrico – spiega il prof. Livio Presutti – possiamo ritrovare numerose patologie che interessano il settore delle vie aeree superiori ma anche e soprattutto patologie di tipo malformativo congenito ed acquisito a livello laringotracheale, e patologie infiammatorie acute e/o croniche. Queste possono essere causa di gravi problematiche gestionali in un paziente neonatale e/o pediatrico, soprattutto in assenza di una preparazione adeguata e di un training specifico, nel momento in cui lo specialista si trova ad affrontare tale tipologia di pazienti”. Il problema assume inoltre una connotazione di primaria importanza anche per i pediatri di famiglia che sono quelli che si trovano ad affrontare il più delle volte i piccoli pazienti e per i quali è fondamentale il poter riconoscere i sintomi iniziali di alcune patologie che coinvolgono la regione laringotracheale che possono assumere un carattere evolutivo irreversibile se non vengono riconosciute e trattate in modo adeguato in tempi brevi. “Il momento diagnostico deve basarsi su conoscenze di anatomia, fisiologia e fisiopatologia proprie delle epoche di vita pediatriche. La scelta terapeutica medica e/o chirurgica, che può poi essere distinta tra endoscopica o a cielo aperto, deve essere conseguente ad una preparazione settoriale che sia dedicata e sviluppata in centri di riferimento per tali patologie. Dalla consapevolezza di questa esigenza è nata l’idea di questi corsi e della necessità di una rete nazionale di conoscenza” Conclude Presutti.