“Nel corso dell’ultimo anno il Comando Militare dell’ Ex Reggimento Campale ha provveduto a sostituire interamente le coperture della Palazzina 33 della Caserma Pisacane, l’80% delle coperture della Palazzina 32 della medesima caserma, una tettoia di 50 metri quadrati della Caserma Fabrizi e ha in corso un programma di sostituzione di coperture e tettoie alla Caserma Fabrizi per un totale di 300 metri quadrati”.
Lo ha ricordato nel corso del Consiglio comunale l’assessore alle Politiche ambientali Giovanni Franco Orlando, rispondendo ad un’interrogazione in cui Achille Caropreso (Forza Italia) chiedeva se rispondesse al vero che “le tettoie siano state – o ve ne siano tutt’ora – in amianto e, in caso affermativo, se non si ritenga opportuno intervenire presso l’ Autorità competente affinché i lavori di sostituzione riprendano al più presto”.
Caropreso nell’interrogazione ricordava che “nella primavera dello scorso anno erano iniziati presso la sede dell’ex Reggimento Campale i lavori di rifacimento delle tettoie dei padiglioni. Tale attività, però, si è interrotta e si ha l’impressione che i lavori siano rimasti incompiuti. L’interruzione preoccupa, perché ho ricevuto segnalazione che i lavori di cui si tratta avrebbero avuto il compito di sostituire vecchie tettoie – che pare contenessero amianto – con altre tettoie prive di questo minerale cancerogeno. Si ha, però, l’ impressione che i lavori siano incompiuti e che, pertanto, altre tettoie – forse anch’esse in amianto – potrebbero essere rimaste al loro posto”.
L’assessore ha sottolineato che il degrado delle coperture nel comparto dell’ex Reggimento Campale era stato evidenziato nel 2004, in seguito ad un sopralluogo congiunto dei tecnici del Settore Ambiente del Comune, del Servizio Igiene Pubblica dell’USL di Modena e in collaborazione con i responsabili del Comando Militare della Caserma Pisacane: “Nel verbale redatto dai tecnici del Servizio USL, pur non risultando un pericolo immediato per la sicurezza ambientale del personale – ha spiegato Orlando – si formulava l’invito al Comando Militare ad effettuare una serie pianificata di interventi miranti alla progressiva sostituzione o ristrutturazione delle coperture e tettoie, inversamente connessa al loro stato di conservazione, fornendone, peraltro, comunicazione ai competenti uffici comunali e Usl. Nel corso dello scorso anno 2005, l’Amministrazione Militare è intervenuta dando attuazione alla prima fase di interventi sopraccitati”.
L’assessore ha concluso ricordando che “nelle prossime settimane da parte del Comando Militare verranno inoltrate relazioni tecniche dettagliate sugli interventi effettuati e sul cronoprogramma delle opere ulteriori che, in ogni caso, terranno conto della disponibilità di risorse finanziarie messe in gioco dall’Amministrazione Militare centrale. Gli uffici comunali competenti continueranno nell’azione di sollecitazione e di controllo circa la tempestività ed efficacia degli interventi in questione”.
In fase di replica Caropreso ha dichiarato di “essere consapevole del fatto che il Comune, più che interessarsi all’inizio dei lavori, non può fare, però mi sembra di notare comunque una certa lentezza nei lavori. D’accordo sul fatto che nel 2004 le tettoie, a diversi livelli, erano usurate, ma nell’arco dei due anni anche le tettoie che all’epoca erano moderatamente usurate, a questo punto si saranno ulteriormente rovinate. Come sappiamo, l’amianto è trasportabile ed è sufficiente il vento a trasportalo nei quartieri attigui. La invito a vigilare affinché i lavori riprendano entro un ragionevolissimo lasso di tempo. Mi considero quindi parzialmente soddisfatto”.