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Sesso: motel troppo caro, si torna in camporella

Addio motel, il sesso ritorna in camporella. I disagi per gli amanti dell’amore fugace crescono con l’aumento dei prezzi di alberghi e motel e gli italiani
si rifugiano in luoghi più alla portata. Al calo del 20% nelle prenotazioni in albergo corrisponde un boom di persone che tornano a fare sesso per la strada. E le regioni con maggior tasso di consumo ”stradale” sono Lombardia ed Emilia-Romagna.


E’ uno dei dati che emerge da uno studio, diffuso da Klaus Davi, condotto dall’associazione ”Donne e qualità della vita” guidato dalla dottoressa
Serenella Salomoni su un campione di 350 individui di età compresa tra i 18 ed i 55 anni.
Dallo studio emergono interessanti aspetti del fenomeno: il cambiamento dei luoghi e delle abitudini sessuali costringe a mutare anche i tempi
dell’amore. Se prima non c’erano problemi d’orario nel prendere una camera d’albergo, ora si diffonde quasi come una moda l’incontro ”dalle cinque alle sette”, quel trend che sta impazzando in Francia e meglio conosciuto come ”cinq a’ sept”: molte coppiette di amanti usciti dall’ufficio alle
17, simulando un ritardo o una riunione inattesa, si incontrano per un paio due ore per poi tornare dai rispettivi consorti. In Italia il fenomeno si allarga anche ai giovani che abitano in famiglia e a coppie senza casa e con pochi soldi.

La parte della giornata più gettonata per gli incontri ”tete a tete” è il pomeriggio. Nella top ten dei nuovi luoghi dell’amore, la camporella è preferita nel 31% dei casi, un pò per tradizione un pò perchè è il modo più semplice per appartarsi. Seguono, soprattutto per chi viaggia per lavoro e per coloro che amano il dogging (lo scambio di coppie nei parcheggi all’aperto) parcheggi e piazzole autostradali con il 22%. Medaglia di bronzo per l’ufficio/negozio con il 19% delle preferenze, soprattutto per coloro che hanno rapporti con colleghi e che vogliono fare lo ”straordinario”. Seguono i motel (18%), preferiti da chi può permetterselo e per essere più comodi, parchi chiusi di notte, spiaggia e boschi (15%), dove basta portare una tenda o una coperta, le vasche termali all’aperto (14%): come nell’antica Roma ci si va spesso in gruppi di amici, poi l’atmosfera fa il resto.
Ci sono quelli che vivono l’incontro come una vera e propria avventura scegliendo case diroccate in campagna (11%), fabbriche abbandonate/cantieri (9%) o sfasciacarrozze (7%), dove si può sempre scegliere il sedile migliore su cui adagiarsi. Non mancano quelli che scelgono i cimiteri (5%), forse per il clima ”gotico” o per il silenzio, davvero di tomba.

Le zone all’aperto a luci rosse sono nel centro nord. Si va dal maxi parcheggio sull’Autostrada del Sole, dal nome Calvetro dove scambisti e coppiette ma anche ”professioniste” consumano alla luce del sole, con il 37% delle segnalazioni, approfittando di anfratti e boschi e dei pochi controlli della polizia. Segue il parcheggio Motel 2000 a Trezzano sul
Naviglio, sulla tangenziale di Milano, dove di notte i frequentatori arrivano da tutta Italia, con il 32% delle segnalazioni, forse anche per la pubblicità di cui è oggetto con continui servizi televisivi che ne raccontano le peculiarità.
Al terzo posto si piazza il maxi parcheggio della toscana Scandicci, sempre sull’A1, meta di camionisti e coppiette ma anche trans da tutta
Italia, con il 20% delle segnalazioni.Al quarto posto il Lazio, con in testa Roma. Gli scambisti si ritrovano nella zona di Ciampino, tra le più
segnalate dai siti internet, con il 15% delle segnalazioni. Anche il sud fa la sua parte, con Bari che svetta per le segnalazioni nella zona dello
stadio.

Ci sono secondo lo studio risvolti psicologici connessi al fenomeno, soprattutto nell’uomo che, visto il tempo ridotto a disposizione, non potendosi permettere defaillance soprattutto negli over 40, utilizzano la pillola del week end per ottimizzare le prestazioni. E’ c’e’ anche una
larga fetta di donne che ”per evitare il rischio di ‘insoddisfazione’ arriva già con la pillola nella borsetta”.
”Questo atteggiamento denota – commenta Salomoni – una crescente insicurezza sessuale, soprattutto tra gli uomini che, per ottimizzare le prestazioni, ricorrono alle varie pillole in commercio che funzionano però solo in presenza del desiderio sessuale. Aumento dell’insicurezza però non significa che aumentano i malati di disfunzioni come deficit erettivo o
eiaculazione precoce: in molti casi le pillole sono utilizzate ma talvolta hanno solo un effetto placebo che permette agli individui più ansiosi a
tranquillizzarsi e ad avere una rapporto normale e soddisfacente”.

















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