Una borsa antispreco per aiutare i consumatori nella lotta allo spreco alimentare. E’ quanto è stato presentato questa mattina a Carpi da Coldiretti che metterà a disposizione la borsa negli agriturismi di Terranostra e nei ristoranti di Campagna Amica per consentire ai clienti di portare a casa gli avanzi del pasto.
L’iniziativa è stata presentata durante l’attività di formazione degli imprenditori agrituristici promossa da Campagna Amica e Terranostra Emilia Romagna in collaborazione con Angelo Po Grandi Cucine e Creditagri Italia e in cui sono state illustrate tecniche di cottura e conservazione per produrre meglio e cucinare senza sprechi.
La giornata, alla quale hanno partecipato i numerosi agriturismi modenesi associati a Coldiretti Modena, si inserisce nel programma di alta formazione che Terranostra sta promuovendo per favorire il miglioramento qualitativo dell’offerta agrituristica in un’ottica di valorizzazione del territorio e rispetto dell’ambiente.
La “borsa antispreco” – spiega Coldiretti Modena – è la classica doggy bag, in versione agrituristica, la cui disponibilità negli agriturismi di Terranostra e nei ristoranti di “Campagna Amica nel piatto” dell’Emilia Romagna verrà segnalata all’ingresso del locale, quindi già prima del pasto, da una apposita vetrofania con la scritta “Il cibo giusto… troppo buono per essere sprecato”. In questo modo – commenta Coldiretti – verranno incentivati anche coloro che ritengono sia da maleducati o si vergognano a chiedere la borsa antispreco al termine del pranzo o della cena fuori casa.
I prodotti alimentari che finiscono nei bidoni, secondo stime di Coldiretti regionale, in Emilia Romagna si aggirano attorno ai 350 milioni di chilogrammi per un valore vicino ad un miliardo di euro. L’impegno di Coldiretti a ridurre gli sprechi parte dai consumi fuori casa per arrivare al vademecum del consumatore nella vita di tutti i giorni, con indicazioni per leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a km 0 che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi, dalle marmellate di frutta alle polpette fino al pane grattugiato.
Quello della riduzione dello spreco alimentare sta diventando un obiettivo condiviso in molti Paesi, a partire dalla “Carta di Milano” in occasione di Expo. Il taglio degli sprechi è stato posto tra gli obiettivi del semestre di presidenza olandese dell’Unione Europea sotto il pressing di diversi Paesi europei. Se in Italia con il progetto Sprecozero del Governo ci si è posti l`obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo nel 2016, il Parlamento francese ha approvato definitivamente lo scorso 3 febbraio una serie di misure contro lo spreco di cibo. I supermercati con una superficie superiore ai 400 metri quadrati – spiega Coldiretti – sono obbligati a donare il cibo invenduto a organizzazioni caritatevoli con l’introduzione di multe fino a 75mila euro, ma anche con la detenzione. La normativa prevede una gerarchia di azioni da mettere in campo per evitare lo spreco, dalla prevenzione con campagne educative nelle scuole fino al consumo umano, dall’utilizzo a fini energetici a quello per gli animali. Il provvedimento è stato approvato dopo che con il nuovo anno è scattato l’obbligo per i grandi ristoranti francesi di rendere disponibile a fine pasto ai loro clienti la doggy bag.