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Importante incontro tra Associazioni e amministratori sul futuro dell’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti

Nella giornata di lunedì si è svolto in Municipio a Castelnovo un importante incontro sull’Ospedale Sant’Anna, che ha visto il coinvolgimento delle Associazioni di volontariato del territorio. Un incontro che ha ribadito un impegno comune per la tenuta ed il rafforzamento di questo servizio ritenuto essenziale per tutto il territorio appenninico. Le stesse Associazioni che hanno partecipato all’incontro ne hanno voluto trarre un resoconto ed un bilancio.

“Un ospedale piccolo, sicuro, accogliente, efficiente ed efficace, al servizio della gente e a misura del paziente, che quotidianamente risponde ai bisogni di 33 mila persone – scrivono congiuntamente le associazioni –. L’ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti negli ultimi 25 anni è cresciuto a tutti i livelli, funziona ottimamente, come un orologio, nel rispetto della sicurezza e dell’essere umano, il malato, ed è fondamentale per tutto l’Appennino e per la sua tenuta. L’indotto che porta, infatti, a livello di paese è incommensurabile: lavoro, commercio, scuola, tutto si rivela concatenato. È quanto è dall’incontro svoltosi nella sala consiliare del Comune di Castelnovo Monti, dove un gruppo volontario di cittadini si è riunito per lavorare a proposte e iniziative a favore e sostegno del miglioramento e potenziamento del Sant’Anna. Presenti i rappresentati delle principali associazioni di volontariato operanti sul territorio: Vogliamo La Luna, Progetto Nautilus, fondazione Don Zanni, Proloco di Felina, Anpi sezione di Felina, Parco Tegge, Unitalsi, Sentieri del Sollievo, Vivere in Montagna – Appennino 2.0. Presenti inoltre alcuni operatori sanitari, i membri del Comitato Salviamo Le Cicogne, il sindaco Enrico Bini e quattro consiglieri comunali, Sabrina Fiori (capogruppo di maggioranza), Luciano Francesconi (maggioranza), Cristiano Gianpellegrini (M5S) e Robertino Ugolotti (Progetto per Castelnovo). L’intento del gruppo riunitosi per la prima volta è quello di ideare e coordinare degli interventi di promozione e raccolta fondi per aiutare a migliorare sempre più una struttura ospedaliera che ha già raggiunto standard qualitativi d’eccellenza, in modo da garantirne il cammino per almeno altri 20 anni. Per l’ospedale si è lavorato tanto. Medici e infermieri, una vera equipe di professionisti, tra cui molti ‘autoctoni’ che costituiscono un ulteriore valore aggiunto, hanno contribuito a creare reparti eccellenti e una vera cultura dell’emergenza. Nonostante si tratti di un complesso relativamente ‘piccolo’, la sicurezza è sempre garantita, tutte le emergenze vengono gestite, e i professionisti, spesso, hanno più possibilità di imparare qui che nei grandi ospedali, perché quando si trovano ad affrontare un’emergenza sono in pochi e devono affrontarla. È molta la gente che dalla città di Reggio si rivolge a questa struttura e non è raro che persone di altre città una volta curate qui poi tornino”. Concludono le associazioni riunite: “Attualmente il Sant’Anna è completamente integrato con il Santa Maria di Reggio e si sta procedendo con la fusione. Qualche preoccupazione permane per il punto nascite, anche se le ultime dichiarazioni del ministro Lorenzin, che ha assicurato che per il momento possono andare avanti i punti nascita dove c’è sicurezza anche se non raggiungono il limite numerico precedentemente fissato, lasciano ben sperare. C’è un anno di tempo nel quale la commissione regionale potrà valutare la situazione. Si auspica che qualcuno della commissione venga a vedere direttamente come si lavora qui, la situazione, per valutarla consapevolmente. A ieri, a Castelnovo sono stati effettuati 15 parti, di cui solo 2 cesarei, con anestesisti e ostetriche presenti 24 ore su 24, come sempre, tutti andati benissimo, senza alcuna complicazione. Intanto anche a Castelnovo sono state istituite due commissioni: una di impronta maggiormente politica che fa riferimento a Guido Tirelli, e una tecnica del Comune, a cui è stato chiesto di elaborare una proposta per l’ospedale, per avere la garanzia dei servizi, in un’ottica lungimirante, e investire nelle eccellenze, in modo che diventino delle attrattive. La direzione è quella infatti di far sì che l’ospedale continui a fornire una serie di servizi al territorio e, al tempo stesso, possa diventare attrattivo per altre persone da fuori, specializzandosi sempre più in quello in cui già eccelle. Riguardo al punto nascite si chiederà un incontro con il Presidente della Regione per chiedere la deroga sui 500 parti, dato che la sicurezza c’è ed è garantita. Prossimamente le commissioni recentemente istituite espporranno i risultati del loro lavoro anche alle associazioni che hanno deciso di puntare sul Sant’Anna”.

















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