Preoccupate nel tenere i conti in ordine, si barcamenano tra lavoro e cura di figli e anziani, sono politicamente informate e (moderatamente) aperte verso le coppie omosessuali: questa, in sintesi, l’immagine delle famiglie di Casalecchio di Reno secondo la ricerca “Identità e bisogni della famiglia” realizzata da Le Querce di Mamre, l’associazione casalecchiese che da 20 anni si occupa di sostegno a coppie, genitori, educatori e insegnanti. La ricerca sarà presentata sabato 13 febbraio alle ore 9.45 alla Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno (via Porrettana 360), in occasione di un convegno a cui partecipano, tra gli altri, Massimo Bosso e Fabio Abagnato, rispettivamente sindaco e assessore a Saperi e nuove generazioni di Casalecchio di Reno, con relazione di apertura dell’economista Stefano Zamagni.
Il profilo dei rispondenti. La ricerca è stata realizzata attraverso un questionario online compilato da 639 persone. Il 68% è donna, il 70% è sposato, il 68% è laureato, il 67% è lavoratore dipendente. Le loro famiglie sono composte prevalentemente (44,2%) da genitori e un figlio. Politicamente il 36% dei rispondenti si dichiara di centrosinistra, l’11% di destra, il 7% di centro e il 10% non si schiera. Il 45% dice di tenersi informato sul fronte della politica, ma di non volersi impegnare. Solo il 10% è politicamente attivo, mentre il 19% si sente addirittura disgustato. Tuttavia non manca la cultura civile, dal momento che sono mediamente iscritti a 2 associazioni: nel 19% si tratta di associazioni ricreative, nel 21% religiose, nel 15% di beneficenza o socio-assistenziali. Quanto all’orientamento religioso, il 20% è molto religioso e il 52% abbastanza, il 9% non crede, il 30% non risponde.
I bisogni delle famiglie. Il 20% dei rispondenti indica le difficoltà economiche come il primo problema della famiglia, seguita dalla difficoltà di conciliare il lavoro con i compiti di cura (19%) e dalla cultura individualista (14%). Il 60% ha un reddito familiare tra 2.000 e 4.000 euro mensili, che spesso, però, non bastano: il 40% dice infatti di faticare ad arrivare a metà mese, il 52% ha dovuto attingere ai risparmi nel corso dell’ultimo anno e il 17% ha chiesto aiuto a parenti e amici.
Servizi pubblici e welfare aziendale. Il 30% chiede all’amministrazione pubblica servizi che consentano di gestire meglio gli impegni lavorativi, il 20% vorrebbe più attenzione sulle tariffe dei servizi scolastici e delle utenze, il 12% ritiene urgenti servizi di sostegno psico-pedagogico per i genitori. Anche le aziende, però, potrebbero fare la loro parte, concedendo orari più flessibili (58%), dando più permessi in caso di bisogno (19%) oppure realizzando centri ricreativi per i figli dei dipendenti aperti nei periodi di chiusura delle scuole (6%).
L’identità della famiglia. Per l’87% dei rispondenti la famiglia non è una questione privata, ma è un’istituzione sociale che ha un suo valore pubblico. E da che cosa dipende il successo dell’amore di coppia? In una scala da 1 a 10, sono cinque i fattori che superano il punteggio 8: mutuo aiuto, sintonia, reciproca disponibilità a sacrificare qualcosa di sé, fedeltà e, soprattutto, rispetto reciproco. L’ultima domanda su un tema di stretta attualità, quello sulle famiglie omosessuali: per il 49% la coppia può essere dello stesso sesso, per il 44% solo tra uomo e donna, il 7% non si esprime.
Il commento. “Anche se il campione non può essere considerato statisticamente rappresentativo, il questionario ci fornisce importanti elementi per capire meglio le famiglie di oggi”, chiarisce Sandro Stanzani, presidente dell’associazione Le Querce di Mamre e sociologo all’Università di Verona. “Quello che emerge è la preoccupazione delle famiglie verso l’aspetto economico, segno che anche nel nostro territorio la proletarizzazione del ceto medio è un fenomeno presente. L’altro bisogno forte è la conciliazione dei tempi di lavoro e di vita familiare: servirebbe una ‘peer production’ di servizi per le famiglie attraverso una maggiore collaborazione tra pubblico e privato”.
L’associazione Le Querce di Mamre
Fondata nel 1995, Le Querce di Mamre è una libera associazione familiare senza finalità di lucro. Attraverso un’equipe composta da psicologi, psichiatri, formatori, educatori e consulenti familiari, l’associazione realizza percorsi di consulenza e di sostegno educativo in ambito familiare e scolastico, gestisce sportelli di ascolto presso scuole del territorio di Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Borgonuovo, Porretta Terme e Zola Predosa e organizza attività formative rivolte a genitori, insegnanti ed educatori.