Continua ininterrotto lo sciopero e il presidio sindacale presso la Castelfrigo di Castelnuovo Rangone dopo la rottura delle trattative di mercoledì scorso. A partire dal 25 gennaio ad oggi sono stati 6 i giorni di sciopero e 5 gli incontri ufficiali presso la Prefettura e presso la sede di Confindustria che non hanno portato a nulla.
Continuano ad essere respinte le richieste sindacali di un nuovo sistema di relazioni basato sul riconoscimento di una rappresentanza sindacale di sito, una corretta applicazione contrattuale, nonché la cosiddetta “clausola sociale”, cioè la conservazione del posto di lavoro in caso di cambio appalto, situazione che si verifica periodicamente.
I lavoratori intanto denunciano pubblicamente le loro condizioni di lavoro, come è successo questa mattina in occasione dell’assemblea dei delegati sindacali delle industrie alimentari modenesi che hanno portato la loro solidarietà ai lavoratori in sciopero. Oggi pomeriggio saranno anche i delegati della Flai/Cgil di Parma a portare la solidarietà al presidio modenese.
In questi giorni si sono susseguiti numerosi attestati di fattiva solidarietà con la partecipazione di delegati e lavoratori di altri settori e di altre province. Le iniziative di solidarietà proseguiranno anche nei prossimi giorni, a cominciare dalla partecipazione dell’intero direttivo della Filt/Cgil di Modena martedì prossimo 16 febbraio davanti ai cancelli di Castelfrigo.
Durante l’assemblea di stamattina è stato preannunciato l’invio alla Castelfrigo e alle cooperative Ilia e Work Service di una petizione con la richiesta di allontanare i capi-reparto che utilizzano offese, urla, soprannomi offensivi, allontanamenti punitivi, cambi mansione punitivi.
“Sui tavoli di trattativa Castelfrigo continua a sottolineare il problema dell’ordine pubblico, – dichiarano Giulia Grandi della Filt-Cgil e Marco Bottura della Flai-Cgil, mostrando scarsissimo interesse a riconoscere le richieste sindacali, anche per quelle che sono già esercitate di fatto in moltissime altre situazioni, come ad esempio la clausola sociale in caso di cambio appalto. Fino a quando le nostre controparti non riconoscono l’esistenza dei problemi che abbiamo posto, sarà difficile trovare soluzioni concrete”.
Flai e Filt Cgil di Modena ringraziano tutte le categorie e i lavoratori che stanno sostenendo la mobilitazione dei facchini della Castelfrigo.
(nota Flai e Filt Cgil Modena)