Installazioni multimediali, proiezioni video, performance e net art d’autore. Ci sarà tutto questo e altro ancora nella mostra, “Effimera – Relazioni disarmoniche” in programma dal 2 aprile al 22 maggio al Mata di Modena, nuovo spazio espositivo del Comune, nell’area recuperata della ex Manifattura Tabacchi, in prossimità della stazione ferroviaria. La mostra, che è di fatto l’inizio della nuova stagione espositiva 2016 del Mata, nelle intenzioni dei curatori – Fulvio Chimento e Luca Panaro – rappresenta una sorta di focus dedicato alle nuove tendenze artistiche in relazione ai “nuovi media” e si propone come momento di crescita e aggregazione a livello nazionale intorno a temi di pubblico interesse e di forte attualità in relazione ad aspetti che riguardano principalmente arte, tecnologia e comunicazione. Il nome della mostra si ispira anche a quello della specie animale che ha vita più breve sulla terra, l’ “Ephemera”, infatti, è un piccolo insetto acquatico (simile a una libellula) la cui esistenza dura all’incirca un’ora e mezza.
L’esposizione, è prodotta in collaborazione con la Galleria civica di Modena e con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.
“Effimera – Relazioni disarmoniche”, è ideata e realizzata da due curatori nati negli anni ’70 – Fulvio Chimento è nato a Roma nel 1979 e Luca Panaro a Firenze nel 1975 – e coinvolge artisti loro coetanei, tutti nati in Italia nello stesso decennio, ma che già hanno fatto risuonare l’eco della propria arte anche al di fuori dei confini nazionali. Le opere e le installazioni del percorso espositivo sono, infatti di Eva e Franco Mattes (classe 1976); Carlo Zanni (1975) e Diego Zuelli (1979). Gli autori saranno presenti all’inaugurazione, in programma il 2 aprile alle 18, quando a Modenafiere si svolge “Play”, il grande festival del gioco. La mostra al Mata è anche collegata alle iniziative di “Play and The City”, cartellone di appuntamenti che coinvolgono il centro della città in rapporto a Play. Infatti, al termine dell’inaugurazione della mostra, alle 20.30 circa, “Effimera” diventerà scenografia di un gioco di ruolo legato alla fantascienza.
La mostra è visitabile a ingresso libero fino al 22 maggio dal giovedì alla domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.
Il 2 e 3 aprile, in occasione di Play Festival del gioco, è aperta a orario continuato dalle 11 alle 19.30. Sabato 21 maggio in occasione della Notte bianca di Modena “Nessun dorma” che coincide con la Notte europea dei musei, “Effimera” sarà visitabile dalle 11 alle 13 e dalle 16 fino a mezzanotte Info on line sul sito del Mata
CURATORI E ARTISTI SONO NATI NEGLI ANNI ‘70
Hanno tutti un’età intorno ai 40 anni o meno i protagonisti della mostra, “Effimera – Relazioni disarmoniche” in programma dal 3 aprile al 22 maggio al Mata di Modena, nuovo spazio espositivo del Comune, nell’area della ex Manifattura Tabacchi, in prossimità della stazione ferroviaria. “Effimera – Relazioni disarmoniche”, è ideata e curata da Fulvio Chimento (nato a Roma nel 1979) e Luca Panaro (Firenze, 1975), ed espone lavori di artisti loro coetanei, tutti nati in Italia negli anni Settanta, ma che già hanno fatto risuonare l’eco della propria arte anche al di fuori dei confini nazionali. In mostra le loro installazioni multimediali, proiezioni video, performance e net art d’autore. A “Effimera – Relazioni disarmoniche”, espongono Eva e Franco Mattes (classe 1976); Carlo Zanni (1975) e Diego Zuelli (1979). Gli autori saranno presenti all’inaugurazione, in programma il 2 aprile alle 18, quando a Modenafiere si svolge “Play”, il festival del gioco (alle 20.30 la mostra con “Play and the city” diventa teatro di un gioco di ruolo sulla fantascienza).
Eva e Franco Mattes (1976) sono un duo artistico che lavora a New York. Il loro medium è una combinazione di Internet, video e performance. La loro ricerca esplora le questioni etiche e morali che sorgono quando le persone interagiscono a distanza, in particolare attraverso i social media. Tra le mostre personali si ricordano: Essex Fiori, New York; Postmasters Gallery, New York; Carroll / Fletcher, London; Site, Sheffield; PNCA, Portland; Plugin, Basilea.
Carlo Zanni (1975) dalla fine degli anni Novanta sperimenta nuove forme di arte contemporanea, spesso contraddistinte dall’utilizzo di dati prelevati in tempo reale dalla rete, dando vita a progetti basati sul passare del tempo e in continua trasformazione. Ha esposto in vari musei e gallerie tra cui MoMA/P.S.1 New York, Maxxi di Roma, Ica di Londra, Marsèlleria Milano, Arts Santa Mònica Barcellona.
Diego Zuelli (1979) lavora con gli strumenti del video e della computergrafica dai primi anni del Duemila. E’ docente di animazione digitale e di computergrafica 3d per istituzioni private e per l’Accademia di Belle Arti di di Brera. I progetti artistici oltre a vari screening in Italia e in Europa dei suoi video, comprendono un progetto speciale del 2015 per Contemporary Locus di Bergamo e la personale del 2013 presso Interno4 a Bologna.
Per quanto riguarda i curatori, invece, Luca Panaro (1975) è critico d’arte e curatore; insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera e al Politecnico di Milano. Tra i suoi libri: “L’occultamento dell’autore” (2007), “Tre strade per la fotografia” (2011), “Conversazioni sull’immagine” (2013), “Casualità e controllo” (2014), “Visite brevi” (2015), “Photo ad Hoc” (2016). Ha pubblicato su Enciclopedia Treccani XXI Secolo (2010) e co-curato l’opera in più volumi “Generazione critica” (2014-2016).
Fulvio Chimento (1979) è curatore indipendente con all’attivo l’organizzazione di oltre 30 esposizioni. Si interessa alle forme molteplici della comunicazione artistica e alla genesi dei processi creativi. Ha ideato la residenza d’artista “Italia –Oriente” e il progetto video “Spazio Arte. Nel 2014 pubblica “Arte italiana del terzo millennio” (Mimesis, Milano); attualmente scrive per le riviste d’arte “Inside Art” ed “Espoarte”.
La mostra “Effimera – Relazioni disarmoniche”, prodotta in collaborazione con la Galleria civica di Modena e con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, è visitabile a ingresso libero fino al 22 maggio dal giovedì alla domenica dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.
Il 2 e 3 aprile, in occasione di Play Festival del gioco, è aperta a orario continuato dalle 11 alle 19.30. Sabato 21 maggio in occasione della Notte bianca di Modena “Nessun dorma” che coincide con la Notte europea dei musei, “Effimera” sarà visitabile dalle 11 alle 13 e dalle 16 fino a mezzanotte Info on line sul sito del Mata
(www.mata.modena.it); sulla pagina Facebook del Mata (www.facebook.com/MATA-Modena) e sulla pagina Facebook della mostra “Effimera” (www.facebook.com/pojecteffimera).
Immagine: EVA E FRANCO MATTES My Generation, 2010 Video collage, broken computer