Fiorano Modenese è stato uno dei primi comuni italiani a istituire la figura del Difensore Civico e da allora è sempre risultato un servizio gradito ai cittadini, anche se i casi riferiti direttamente all’Amministrazione Comunale fossero una minoranza.
Come ha confermato l’avv. Monia Ghizzoni, attuale Difensore Civico, nel suo annuale appuntamento con il Consiglio Comunale di Fiorano, avvenuto nella seduta di ieri sera, giovedì 9 marzo, per presentare la relazione svolta nel 2005.
“Numerosi cittadini si sono rivolti all’Ufficio del Difensore Civico – ha spiegato – Rispetto al precedente anno vi è stato un sensibile incremento. 20 sono stati i casi inerenti al nostro comune, 7 hanno riguardato altre amministrazioni comunali, 2 altre amministrazioni pubbliche, 3 i gestori di pubblici servizi”. Altri 35 hanno esposto problematiche “di carattere privatistico per le quali viene fornita ogni utile indicazione per consentire al cittadino di percorrere la strada diretta alla soluzione della questione”.
“Vi sono poi diversi casi per i quali l’interessato è stato indirizzato alle competenti associazioni di tutela dei consumatori. Trattasi in particolare di questioni attinenti i servizi forniti da grosse aziende in regime pressoché monopolistico o comunque servizi di carattere essenziale. A volte la problematica è semplicemente quella della comunicazione essendo ormai ampiamente diffuso l’uso di call-center con risponditori automatici a selezione numerica. Specialmente quando si tratta di cittadini anziani”.
“Vi sono poi stati due casi di persone coinvolte in sinistri con autovetture “pirata”. A tali cittadini sono state fornite le necessarie indicazioni per rivolgersi al cosiddetto “fondo di garanzia per le vittime della strada” onde poter ottenere il risarcimento del danno patito”.
Dei 20 casi inerenti l’Amministrazione Comunale di Fiorano 10 hanno riguardato l’edilizia e l’ambiente, 6 la circolazione stradale, 1 il commercio, 2 i tributi e 1 i servizi sociali.
“Un caso di particolare attualità è rappresentato dalla necessità da parte del datore di lavoro che intende assumere cittadini extra comunitari, di fornire la garanzia che il lavoratore abbia la disponibilità di un alloggio che rientri nei parametri minimi previsti dalla legge”. E’ una norma introdotta dalla legge Bossi-Fini, che solleva questioni su chi debba emettere la relativa certificazione (Azienda Usl? Uffici tecnici Comunali?), con quali costi per il richiedente (il costo per il rilascio da parte dell’Usl di tale documento dovrebbe essere di euro 65,00) e con quali implicazioni organizzative per gli enti, che potrebbero non essere in grado di espletare l’iter necessario in tempi utili. Ma qualcuno pone anche il problema, nel caso di autocertificazione, su quali responsabilità ricadano sull’imprenditore qualora le condizioni dell’immobile non corrispondano a quelle certificate.
Un secondo argomento che il Difensore Civico ha sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale riguarda l’aliquota Ici da applicare in caso di appartamento affittato a persona che non vi assume la residenza.
“Ancora non completamente risolta è poi la questione delle colonie feline già evidenziata nella scorsa relazione. Anche se grazie all’impegno dell’ufficio ambiente, del competente assessore e dell’Enpa di Sassuolo, si sono fatti notevoli passi avanti con una previsione specifica di tutela dei gatti e con una gestione più mirata e proficua dei fondi disponibili, rimane la problematica della mancanza nel territorio di un luogo di ricovero per i gatti abbandonati o feriti, nonché per quelli che successivamente all’intervento di sterilizzazione debbono affrontare qualche giorno di convalescenza ed essere poi nuovamente immessi nella colonia”.
Il Difensore Civico ha poi ringraziato l’amministrazione e i servizi comunali per la collaborazione sempre ottenuta, come del resto il Sindaco Claudio Pistoni ha espresso i ringraziamenti per l’impegno dimostrato dall’avv. Ghizzoni e per la capacità di svolgere il proprio mandato con il giusto equilibrio.
