Evidentemente la primavera incipiens non porta bene all’Assessore Tutino e, cosa più grave, al commercio del Centro Storico. Esattamente un anno fa venivano messe in circolo ad arte le voci su possibili aumenti della sosta nei controviali e nei parcheggi interni, poi regolarmente attuati, e ora è la volta di un confuso e, al momento, incomprensibile piano antinquinamento già al centro di rumors di Palazzo da un paio di settimane e presentato alla stampa nei giorni scorsi.
C’è un evidente intento nella tattica messa in atto dall’Amministrazione Comunale attraverso lo schema consunto della “mitridizzazione” dell’avversario di turno: centellinare le cattive notizie, tra conferme e smentite, è il più antico dei sistemi di logoramento tramite assuefazione.
Sullo stesso piano si pone il fraintendimento scientifico delle posizioni avverse e qui l’Assessore all’Ambiente dà il meglio di sé, soprattutto quando si ostina a non capire che Confcommercio è contraria all’estensione della pedonalizzazione e non al rispetto dei vigenti limiti di circolazione. Posizione tra l’altro vecchia come il cucco, così come alquanto agé è la richiesta di introduzione della sosta a disco orario.
Il capolavoro finale è però l’idea del confronto con i residenti, ovvero “scannatevi pure tra di voi, possibilmente mettendo in minoranza le associazione di categoria, così il Comune può tirare avanti per la sua strada”.
Siamo dunque entrati nell’era della “democrazia 0.0”. A queste condizioni, che se la spocci da solo. Per quel che ci riguarda vedremo di giocarcela in altro modo.
(Donatella Prampolini Manzini, Presidente Confcommercio – Imprese per l’Italia Reggio Emilia)