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Patto di collaborazione “quadro” tra Agesci e Comune

Innovazione nei Patti di collaborazione tra Amministrazione e cittadini. I responsabili dell’Agesci di Bologna hanno sottoscritto con il Sindaco Virginio Merola un Patto “quadro”, della durata di un anno, per la realizzazione di interventi di cittadinanza attiva, che permetterà a tutti i singoli gruppi sul territorio di collaborare con l’Amministrazione comunale in modo semplice e veloce, senza aggravio di burocrazia.

Il Patto definisce le condizioni generali e le modalità di collaborazione tra Comune e Agesci Bologna per la realizzazione, mediante l’impiego di volontari, di attività e interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni, che saranno di volta in volta concordati con i quartieri di riferimento. Tramite un semplice modulo gruppi scout e quartieri potranno accordarsi per lo svolgimento delle attività, per le quali, il Comune fornirà materiali e attrezzature se necessario.

L’Agesci di Bologna conta 3.269 soci, di cui 525 capi. E’ radicata su tutto il territorio cittadino e in alcuno comuni della cintura con 25 gruppi (13 a Bologna città). Ogni gruppo potrà presentare proposte spontanee da definire in coprogettazione o rispondere richieste specifiche dell’Amministrazione. In particolare, le attività potranno riguardare la rimozione di graffiti e la successiva tinteggiatura, la rimozione delle affissioni abusive da muri, arredi urbani, cabine telefoniche e impianti in genere. E ancora, interventi di pulizia dello spazio pubblico e di cura del verde, apertura e chiusura dei cancelli dei parchi e interventi in situazioni di emergenza.

Il Patto quadro è stato sviluppato grazie a un approfondito confronto tra Associazione e Amministrazione, nell’ottica della semplificazione e sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi in merito alla collaborazione con i cittadini. Diversi gruppi Agesci hanno chiesto all’Amministrazione di potere collaborare, e alcuni, come ad esempio il gruppo Bologna 10 con “Ecoraggio” (pulizia di tre aree verdi a San Donato, San Vitale e Navile), hanno siglato in passato singoli Patti. Ora questa metodologia potrà essere replicata con analoghe realtà del territorio, che condividano medesime finalità e approcci, laddove sia di loro interesse.

















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