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Una ‘lobby’ modenese per i rapporti con l’Europa

Unire le forze per sfruttare al massimo le opportunità offerte dall’Europa in termini di informazioni, opportunità, relazioni e risorse economiche. E’ con questo spirito che è stata costituita nei giorni scorsi una “cabina di regia per l’Europa”, un gruppo di lavoro comprendente Provincia, Comune di Modena, Camera di Commercio e Università degli Studi che dovrà rappresentare il sistema-Modena in Europa.


E’ stato Roberto Santaniello, direttore della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, a tenere a battesimo la “lobby modenese” nel corso di un incontro, nella sede della Provincia, al quale hanno partecipato il presidente Emilio Sabattini, il sindaco di Modena Giorgio Pighi, il prorettore dell’Università di Modena-Reggio Emilia Rodolfo Cecchi e il vicepresidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani.

L’esperienza maturata nel tempo dagli enti locali modenesi e dall’Università ha dato vita a vere e proprie strutture dedicate ai rapporti con l’Europa (come il Progetto Europa e l’Infopoint Europa del Comune di Modena o il Centro di documentazione europea dell’Università). Le nuove prospettive determinate dall’allargamento dell’Ue e dalla conseguente rinegoziazione dei fondi comunitari consigliano però, per il futuro, di affiancare a quanto è stato già proficuamente realizzato anche una strategia comune che punti a valorizzare il territorio nel suo complesso. Questo significa, in concreto, proseguire nelle importanti esperienze già radicate e su queste fondare un nuovo modo di operare per presentarsi ai tavoli di negoziazione dei fondi comunitari come sistema-Modena, con priorità condivise e, quindi, con maggiore capacità di attrazione.

Un primo banco di prova sarà la partecipazione alla stesura del Quadro strategico regionale in base al quale la Regione Emilia Romagna stabilirà la ripartizione delle risorse europee tra le province per il settennio 2007-2013.

Nella “cabina di regia per l’Europa” – con il coordinamento tecnico della Provincia – ciascuno dei componenti si assumerà un preciso compito in base alle vocazioni sviluppate fino ad oggi in campo europeo. Un intervento ritenuto prioritario è la costituzione di un osservatorio sulle risorse e sulle relazioni comunitarie per monitorare in modo permanente l’utilizzo efficace dei fondi Ue sul nostro territorio.

















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