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Riordino, via libera alla fusione di cinque Comuni in provincia di Reggio Emilia e Piacenza

La Giunta regionale ha approvato oggi altri due nuovi progetti di legge per la nascita di altrettanti Comuni unici al posto dei cinque attuali in provincia di Reggio Emilia e di Piacenza. Si tratta della fusione di Campegine, Gattatico e Sant’Ilario d’Enza nel reggiano e di Ponte dell’Olio e Vigolzone nel piacentino.

“Con queste due decisioni della Giunta completiamo l’approvazione, come promesso, entro la fine di febbraio, di tutti i 7 progetti di legge per l’istituzione dei nuovi Comuni presentati alla Regione dai sindaci e dai consigli comunali”, sottolinea l’assessore regionale a Bilancio e Riordino istituzionale Emma Petitti. “Il percorso però non è affatto concluso perché già in altri 50 Comuni dell’Emilia-Romagna sono stati avviati dibattiti per dare corso a nuovi processi di fusioni. Sono progetti che la Regione continuerà a sostenere, anche attraverso l’attività dell’Osservatorio regionale sulle fusioni, perché siamo convinti che questa sia la strada giusta per garantire Enti meglio funzionanti, in grado di risparmiare e di offrire più risorse e servizi per i cittadini e le imprese”.

Entrambi i testi di legge regionale saranno ora presentati all’Assemblea legislativa per l’indizione del referendum consultivo tra i residenti interessati, che potranno scegliere anche il nome del nuovo Comune unico. Le fusioni potranno avere decorrenza dal 1° gennaio 2017.

I due nuovi Comuni unici, una volta istituiti, potranno contare su contributi regionali e statali.

Quello di Campegine, Gattatico e Sant’Ilario d’Enza (che unirà 22.322 abitanti e 85 chilometri di territorio) riceverà complessivamente oltre 19,37 milioni nei 15 anni successivi alla sua istituzione.

Il nuovo Comune che nascerà da Ponte dell’Olio e Vigolzone (con 9.136 abitanti e una superficie di 85,96 chilometri di superficie) avrà a disposizione oltre 9,68 milioni tra contributi regionali e statali in 15 anni.

Le fusioni in Emilia-Romagna

Dall’entrata in vigore della legge regionale di riordino territoriale (21/2012), sono stati 8 i processi di fusione che hanno determinato in Emilia-Romagna la nascita di altrettanti Comuni unici al posto dei 22 preesistenti. Sono ad oggi 7 i percorsi legislativi avviati nel 2016 per l’istituzione di nuovi Comuni da fusione.

Dal 1° gennaio 2016 il numero dei Comuni in Emilia-Romagna è sceso a 334 (-14 dal gennaio 2013).

















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