Via libera al decreto legislativo con le disposizioni correttive ed integrative alla normativa vigente in materia di veicoli fuori uso. Gli interventi correttivi oltre a rappresentare, come è stato sottolineato dal Ministero dell’ambiente, un vero e proprio codice di
eco-condotta per la rottamazione, allineano il nostro Paese alle direttive comunitarie.
La nuova ‘era’ partirà dal 2007, quando potranno essere consegnate le auto usate immatricolate dopo il primo luglio 2002, per la demolizione, senza alcun aggravio, ai concessionari o agli stabilimento
abilitati per la rottamazione. Anche la cancellazione dal PRA avverrà a carico del titolare del centro di raccolta o dal concessionario senza oneri di agenzia per il detentore del veicolo.
Lo stesso regime verrà applicato anche alle tre ruote, che entreranno a buon diritto nella filiera di raccolta, recupero e riciclo dei materiali quali ferro, vetro, gomma e plastica, garantita dagli stessi produttori e attiva su tutto il territorio nazionale.
Il provvedimento fa chiarezza su alcune norme che in passato hanno compromesso la corretta gestione dei veicoli fuori uso, permettendone l’abbandono sulle strade, o l’applicazione di sistemi di trattamento inappropriati, e incoraggiando l’esportazione illegale verso paesi che non garantivano il rispetto di standard ambientali e di sicurezza.
Dalla fine del loro ciclo di vita, le auto diventano così ‘rifiuti’ e come tali verranno consegnati al concessionario che potrà emettere un certificato che accompagnerà il veicolo verso la rottamazione, condizione necessaria per la cancellazione dal PRA.
Per quanto riguarda le pratiche di riciclo e recupero, il nuovo decreto esclude la possibilità che vengano stipulati accordi di programma:
spetterà solo ai produttori assicurare la corretta gestione dei rifiuti e il riuso di componenti e materiali di recupero.