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Un nuovo Cda ‘tecnico’ per Palazzo Magnani Reggio

Nuovo Consiglio d’amministrazione per la Fondazione Palazzo Magnani, costituita dalla Provincia di Reggio Emilia nel 2010 per proseguire l’importante attività espositiva e culturale avviata ormai vent’anni fa con l’acquisto e la riapertura al pubblico dello storico e prestigioso edificio.  Oggi il presidente della Provincia, Giammaria Manghi, ha firmato il decreto di nomina del nuovo CdA che sarà composto dalla presidente uscente, Avde Iris Giglioli, dai dirigenti del Comune di Reggio Emilia Giordano Gasparini (Cultura) e Lorenza Benedetti (Partecipate), dal commercialista Alberto Peroni e dal segretario  generale della Provincia, Alfredo Luigi Tirabassi.

Le nomine, si legge nel decreto presidenziale, tengono conto della necessità da un lato “di garantire alla Fondazione il pieno perseguimento delle proprie finalità statutarie nel mutato contesto normativo determinato dal riordino delle Province e dalla Legge regionale 13/2015”, dall’altro  della conseguente decisione di Provincia e Comune di Reggio Emilia di attuare una “rinnovata strategia nella gestione delle manifestazioni culturali della città e del territorio, prevedendo un maggior coinvolgimento per la Fondazione”. Come aveva anticipato lo stesso presidente Manghi a dicembre, ”Palazzo Magnani è divenuto nel tempo un punto di riferimento culturale su un piano di ampio respiro e deve pertanto mantenere la sua vocazione espositiva, ospitando anche attività importanti del Comune, da Fotografia Europea al cartellone estivo delle manifestazioni della città, e valutando inoltre una positiva sinergia con Palazzo da Mosto della Fondazione Manodori, perché solo facendo sistema credo sia possibile ospitare anche a Reggio Emilia almeno una mostra di rilievo nazionale all’anno”.

Il nuovo “corso” di Palazzo Magnani – che è stato oggetto anche di un proficuo confronto, oltre che con il Comune, con gli altri soci fondatori (Iren, Cna, gli Studi legali Barbieri-Sutich e Rovacchi, Intagliata & Associati e il Centro Palmer) e con i partner istituzionali (le Università di Modena-Reggio Emilia e Parma , l’Accademia delle Belle arti di Bologna e l’Istituto superiore di Studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo Monti) – prevede necessariamente un periodo di transizione per le modifiche statutarie indispensabili alla trasformazione di PM in una fondazione di partecipazione a tutti gli effetti, al fine di prevedere una più significativa presenza del Comune di Reggio al suo interno e un più ampio e articolato ruolo della Fondazione nel contesto culturale reggiano.

“La nomina di questo nuovo CdA, che deve disporre delle competenze tecniche specifiche necessarie a supportare questa fase transitoria e, al contempo, garantire elementi di continuità con la precedente gestione, si inserisce a pieno titolo nel percorso di ridisegno complessivo della Fondazione, che ora prende finalmente le mosse anche da un punto di vista formale e concreto – spiega il presidente Giammaria Manghi –  Si tratta infatti di un CdA tecnico, con elementi interni ai due enti pubblici, il cui compito primario è produrre nel minor tempo possibile le modifiche statutarie  per il nuovo corso. Pertanto, esso può essere considerato come un Cda sia ‘tecnico’ sia ‘di scopo’, in quanto i membri rimarranno in carica per il tempo necessario ad apportare tali modifiche e lasciando poi spazio, entro pochi mesi, ad un consiglio che verrà nominato secondo i nuovi canoni statutari e che opererà nell’ambito della nuova mission”.

“Ai consiglieri uscenti, che hanno costituito il primo CdA della Fondazione, va il mio ringraziamento per la passione e la competenza con cui hanno accompagnato Palazzo Magnani in questi anni, confermando il suo importante ruolo nel contesto espositivo nazionale”, conclude il presidente della Provincia.

“La nomina del nuovo Consiglio d’amministrazione è ulteriore atto della nuova fase di Palazzo Magnani – dichiara il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – Dopo la decisione del 2015 di diventare soci della Fondazione ora con il nuovo CdA si procederà rapidamente a scrivere lo statuto per poi ufficializzare pubblicamente l’avvio del nuovo corso. Palazzo Magnani da Fondazione orientata a sviluppare attività espositive evolve divenendo sempre più una grande fondazione culturale della città mantenendo una spiccata propensione sulle arti visive, ma diventando formalmente il punto di riferimento dell’organizzazione di altre importanti attività culturali a partire da Fotografia Europea. Si tratta di un progetto importante di cambiamento e investimento culturale che va di pari passo con altre strutturali operazioni di rafforzamento economico e culturale delle nostre istituzioni. Il CdA tecnico avrà una missione precisa, adeguare rapidamente lo statuto per allinearlo alle esigenze del nuovo corso e consentire in pochi mesi di giungere ad una nuova governance per dare gambe ad un importante progetto culturale”.

















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