Oggi, in ogni sede delle università italiane, statali e non statali, si tengono incontri e dibattiti pubblici “Per una nuova primavera delle Università” allo scopo di riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Vengono discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI).
Dal 2008 il sistema universitario italiano è soggetto a tagli lineari e progressivi delle risorse.
Una scelta politica trasversale che, in coincidenza con la drammatica crisi globale e l’adozione di una radicale riforma organizzativa, si è tradotta nella perdita di oltre 10.000 posizioni di ruolo solo tra quelle per docenti e ricercatori, ovvero tagli superiori al 13% del totale quando la media nel settore pubblico è stata ad oggi del 5%. Ma non solo.
I tagli continui al fondo di finanziamento ordinario, l’assenza di un convinto investimento pubblico e privato nella ricerca e nell’alta formazione universitaria hanno determinato l’impossibilità di avviare nuovi percorsi di ricerca e di alta formazione, di investire in servizi e attività per gli studenti e nell’internazionalizzazione, di valorizzare il contributo della struttura tecnica e amministrativa.
Ma, soprattutto, hanno significato l’impossibilità di reclutare studiosi giovani e meritevoli, il congelamento delle carriere e delle opportunità di crescita professionale, una condizione retributiva che disincentiva i migliori a restare e allontana i giovani talenti e gli studiosi stranieri, l’indebolimento del già precario e fragile diritto allo studio che sta riducendo iscritti e laureati.
Ciò nonostante, il valore e la competitività scientifica delle nostre università è rimasta forte. E uniche tra le amministrazioni pubbliche le università sono finanziate sulla base dei costi standard e degli esiti delle valutazioni scientifiche.
La società e l’opinione pubblica di tutto questo sanno poco. Non esiste sufficiente consapevolezza del valore, per il Paese, delle sue Università, anche rispetto al confronto internazionale, nonché del rischio di mettere, seriamente e definitivamente, in crisi un sistema che, nonostante tutto, continua a funzionare.
Per questo occorre invertire la rotta e insieme e costruire la nuova primavera della ricerca e dell’università italiana.
Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si unisce all’appello degli altri Atenei, facendo rieccheggiare nelle proprie città le ragioni di un malessere solo – in parte – attenuato dai buoni riconoscimenti ottenuti nelle varie classifiche nazionali ed internazionali e nella ridistribuzione dei fondi distribuiti dal MIUR alle sedi “virtuose”.
Oggi, dunque, a conclusione del programma iniziato con la recente inaugurazione dell’Anno Accademico 2015/2016, l’Ateneo modenese-reggiano ha promosso un incontro con la città, le sue istituzioni e la comunità accademica nell’Auditorium della Fondazione Marco Biagi (Largo Marco Biagi 10) a Modena.
Successivamente si è proceduto alla consegna dei riconoscimenti ai 36 giovani laureati, dottorati e ricercatori che nel corso del 2015 si sono distinti per la qualità delle loro tesi o dei loro prodotti di ricerca.
La giornata si è poi conclusa dalla consegna degli attestati di benemerenza ai docenti e al personale tecnico-amministrativo cessato dal servizio.
Sono 10 i punti che gli 80 atenei aderenti alla Conferenza dei Rettori hanno inteso mettere in evidenza per inaugurare una Nuova Primavera:
L’istruzione universitaria crea individui più liberi e più forti. La laurea aumenta la possibilità di trovare occupazione e consente di guadagnare di più. Fatto 100 lo stipendio di un diplomato, quello di un laureato è pari a 143. Un tasso di disoccupazione pari al 30% per i diplomati, scende al 17,7% per il laureati.
La presenza di un’università genera territori più ricchi. Attraverso trasferimenti di tecnologia, contaminazione di conoscenza, divulgazione, sanità e servizi per i cittadini, posti di lavoro diretti e indiretti, consumi dei residenti temporanei, miglior qualità della vita culturale. 1 euro investito nell’università frutta almeno 1 euro al territorio.
Grazie all’università il paese è più innovativo e competitivo. Nonostante crisi e sottofinanziamento l’Italia si colloca all’8° posto tra i paesi OCSE e davanti alla Cina per quantità assoluta e qualità della produzione scientifica.
L’Italia ha il numero di laureati più basso d’Europa (e non solo). UK 42%; OCSE 33%; UE21 32%; Francia 32%; G20 28%; Germania 27%; Italia 17%
L’Italia non investe nell’università. Investimento in euro per abitante: Singapore 573 , Corea del Sud 628, Giappone 331, Francia 303 e Germania 304. Italia 109.
L’Italia ha applicato l’austerity all’università. Fondi pubblici nel 2009: 7.485 mln. Nel 2016: 6.556 (-9.9%). Fondi pubblici 2010-2013: Francia + 3,6% Germania +20%
L’università è in declino. Meno studenti, meno docenti, meno dottori di ricerca. 130.000 studenti in meno su 1.700.000 negli ultimi 5 anni. 10.000 docenti e ricercatori in meno su 60.500 dal 2008 al 2015. 5000 dottori di ricerca in meno negli ultimi 5 anni.
Il diritto allo studio non è più garantito. Italia 0%-9% degli studenti usufruisce degli strumenti di supporto allo studio. In Germania il 10%-30% degli studenti. In Francia fra il 40% e l’80%. Inoltre in Italia il numero degli aventi diritto supera la disponibilità delle risorse.
Personale tecnico-amministrativo e docenti non sono incentivati. Il contratto di lavoro del personale tecnico-amministrativo è fermo al 2009, gli stipendi dei docenti al 2010. Le retribuzioni sono fra le più basse d’Europa.
· Norme bizantine impediscono all’Università di essere competitiva
L’Università compete nella didattica e nella ricerca con avversari internazionali snelli ed efficaci. Ma è trattenuta nel suo slancio dal peso di regole complicate.
UNIMORE IN CIFRE
– Anno di istituzione: 1175
– Ranking THE – Times Higher Education tra 191°/200° posizione in Europa e 17° tra Università italiane
– Iscritti: 20.881 (+ 523 /+ 2,57% su anno precedente; + 887 /+ 4,46% su ultimo quinquennio a fronte di un calo a livello nazionale di 130.000 unità)
– Immatricolati: 7.254 (+ 442 /+ 12,97% su anno precedente; + 24,49% su ultimo quinquennio, mentre a livello nazionale – Fonte Fatto Quotidiano, 22 febbraio – tra 2003 e 2013 sono calati di 67.891 unità pari al – 20,08% )
– Immatricolati SU (1): 4.638 (+ 12,52% su anno precedente; + 26,10% su ultimo quinquennio con un indice di intercettazione tra i diplomati del territorio del 47% per quanto riguarda Modena e del 44% per quanto riguarda Reggio Emilia)
– Iscritti corsi post laurea: 878
– Fuori corso: 3.418 (- 15,94% su anno precedente; – 26,10% su ultimo quinquennio)
– Laureati anno solare 2015: 3.818, di cui 65,87% regolarmente in corso (+ 2,03% su anno precedente; + 4,89% su ultimo quinquennio). Gli ultimi due dati, ovvero gli iscritti a corsi post laurea che comprendono Dottorandi, frequentanti master e corsi di perfezionamento danno la misura dello sforzo che sta compiendo l’Ateneo per fornire al territorio personale altamente qualificato per soddisfare le loro esigenze in termini di innovazione e competitività
– Corsi di laurea: 76, dei quali 38 triennali, 6 magistrali a ciclo unico, 32 magistrali biennali (28 corsi sono ad accesso programmato e 6 in modalità in modalità blanded con supporto per formazione a distanza e 4 erogati interamente in lingua inglese).
– Indice medio di ritardo alla laurea (fonte AlamaLaurea) per gli studenti Unimore: 0,23 (rapporto tra durata del corso di laurea e conclusione degli studi – la media nazionale è 0,40)
– Il 75,7% dei laureati Unimore (fonte AlmaLaurea) ha avuto l’opportunità di venire in contatto col mondo del lavoro ancor prima della laurea
– Il 14,4% degli studenti Unimore nel corso degli studi (fonte AlmaLaurea) ha potuto svolgere periodi di studio all’estero
– Laureati Unimore disoccupati a un anno dal titolo (fonte AlmaLaurea): 12,9% (26,6% la media nazionale)
– Laureati occupati Unimore a tre anni dalla laurea: 88,9% a fronte di una percentuale nazionale del 79,9%
– Media mensile primo stipendio: 1.057,00 euro (+ 112,00 euro rispetto alla media nazionale) che a tre anni sale a 1.310,00
– Docenti: Professori ordinari 205, Professori associati 318, Ricercatori di ruolo 221, Ricercatori a tempo determinato 36, Professori straordinari a tempo determinato 3 per un totale al 31/12/2015 di 783 unità con compiti di docenza, quando invece al 31/12/2010 il loro numero era di 862. Questo significa che in 5 anni si sono persi 89 ruoli (- 9,16%) a fronte di un offerta di corsi di studio che – nello stesso periodo – è rimasta inalterata 76/76 . Questo ha comportato un incremento del carico didattico di molti docenti (in questo anno accademico sono 95 i PO e 130 i PA che superano le 120 ore previste di insegnamento e ben 150 di RU che fanno più di 60 ore) che si sono assunti l’onere di tenere, due o anche tre corsi di insegnamento
– Personale tecnico amministrativo: a tempo indeterminato 630, a tempo determinato 10, somministrato 52 , cui sono da aggiungere 20 esperti linguistici di ruolo, 5 dirigenti di ruolo, un dirigente a contratto (DG) per un totale di 718 unità attive. Cinque anni fa al 31/12/2010 erano 742 (- 3,23%)
(1) Si intendono gli immatricolati per la prima volta al Sistema Universitario italiano
ELENCO GIOVANI RICERCATORI PREMIATI
1. Arru Laura ha ricevuto l’onorificenza Acero d’Oro per chi si è distinto nella divulgazione delle scienze botaniche
2. Arvani Barbara ha ricevuto il premio: BORSA DI STUDIO “ING. VITTORINO E DOTT.SSA ZITA POLLO” – assegnata dalla Fondazione G. Agnelli
3. Borelli Eleonora ha ricevuto il premio: Psychonomic Society Accommodation Award progetto finanziato con il fondo FAR2014
4. Brianti Marco ha ricevuto il premio: istituito dalla Banca d’Italia intitolata a Giorgio Mortara
5. Brigante Giulia ha ricevuto il premio: ORO SIE per il miglior poster discusso durante il 38° Congresso nazionale della Società Italiana di Endocrinologia, e il premio ESE (European Society of Endocrinology) Meeting Grant – 17th European Congress of Endocrinology;
6. Cabry Francesca vincitrice dell’assegno di ricerca intitolato alla memoria del “Prof. Nicola Cortesi”, destinato a promuovere gli studi e la ricerca nell’ambito della Chirurgia, in attuazione delle disposizioni testamentarie del Prof. Cortesi
7. Calevro Anita ha ricevuto la borsa di studio Congresso BAP, British Association for Psychopharmacology, a Bristol e la Borsa di Studio per progetti di Ricerca all’estero per Soci Giovani SIF, Società Italiana Farmacologia
8. Campioli Matteo ha ricevuto il premio: AIRO (associazione italiana ricerca operativa):“Premio di Laurea Specialistica/Magistrale 2015: Miglior tesi metodologica.”
9. Casarini Livio ha ricevuto il premio: CostAction BM1105 Short-term scientific mission (STSM) grant BM1105-24108; Ente: CostAction e ESE Basic Sciences Meeting Grant – 17th European Congress of Endocrinology; Ente: ESE (European Society of Endocrinology)
10. Cavicchioli Maddalena ha ricevuto il premio: “Robert Solow Postdoctoral Fellowship” A.A. 2015/2016; borsa finanziata dalla Fondazione Cournot – Parigi.
11. Contini Francesco Maria ha ricevuto il premio: concorso nazionale “Think Green, Be Efficent!” promosso da Schneider Electric
12. Ferretti Luca ha ricevuto il premio: Secure genome analysis competition – IDASH Privacy and Security 2015
13. Garau Mario ha ricevuto il premio: “Enrico Ferrari”
14. Ghidoni Vittoria ha ricevuto il premio: “Technology for Human Beings” promosso da Prysmian Group in collaborazione con Human Foundation
15. Grillo Fabio ha ricevuto il premio: Enertour4students edizione 2014. UNA STRADA PER IL FUTURO. SISTEMA COMBINATO PER PAVIMENTAZIONE STRADALE.
16. Lancellotti Giulia ha ricevuto il premio: Giovani Ricercatori – XXII Congresso Nazionale SICP – Qualità della vita, qualità delle cure a Sorrento
17. Lanzoni Luca ha ricevuto il premio: PROGETTO GIOVANI 2015, finanziato dal GNFM-INdAM (Gruppo Nazionale di Fisica Matematica);
18. Magnani Marianna ha ricevuto il premio: Award Recipharm Italia AFI – Associazione Farmaceutici Industria
19. Manicone Ofelia ha ricevuto il premio: “Enrico Ferrari”
20. Mapelli Jonathan ha ricevuto il premio: “Innovation grant” per il progetto innovativo HOLOscope
21. Marino Marco ha ricevuto il premio: ESE Basic Science Meeting Grant – 15th European Congress of Endocrinology; Ente: ESE (European Society of Endocrinology)
22. Mirandola Laura ha ricevuto il premio: progetto giovani durante il 38° Congresso Nazionale Lega Italiana Contro Epilessia a Genova.
23. Monti Giulia ha ricevuto i premi: progetto giovani durante il 38° Congresso Nazionale della Lega Italiana contro l’Epilessia a Genova, progetto giovani durante il 31th International Epilepsy Congress in Turchia, e il premio SIN Società Italiana di Neurologia
24. Neri Laura ha ricevuto il premio: ECNP, ECNP Workshop di NeuroPsicoFarmacologia per Junior Scientists in Europa, a Nizza, Francia
25. Nobili Nobili ha ricevuto il premio: PROGETTO GIOVANI 2015, finanziato dal GNFM-INdAM (Gruppo Nazionale di Fisica Matematica);
26. Orlando Ferrara Paolo ha ricevuto il premio: AiFOS (Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro), bando “HR & Safety. Risorse umane e sicurezza sul lavoro”, per la Tesi di Dottorato di Ricerca: I sistemi di gestione della sicurezza e la flessibilità organizzativa.
27. Riccetti Laura ha ricevuto il premio: ESE Meeting Grant – 17th European Congress of Endocrinology; Ente: ESE
28. Santi Daniele ha ricevuto il premio: ESE Young Investigator Award – 17th European Congress of Endocrinology; Ente: ESE e il Premio SIE under 32 del 38° Congresso nazionale della Società Italiana di Endocrinologia (SIE)
29. Sassi Andrea ha ricevuto il premio: Telecom Italia Big Data Challenge 2015 – Industrial Track
30. Solera Francesco ha ricevuto il premio: Best Paper award at IEEE international conference on Advanced Video and Signal Based Surveillance AVSS
31. Ungureanu Paula ha ricevuto i premi: Above and Beyond the Call of Duty (ABCD) Reviewing Award”, Academy of Management, Organization and Management Theory (OMT) Division, 2015 e Outstanding Reviewer Award”, Academy of Management, Organization Development and Change Division, 2015.
32. Vandini Eleonora ha ricevuto il premio: poster Giovani al Congresso SIF, Società Italiana Farmacologia, a Napoli
33. Vecchi Chiara ha ricevuto il premio: MIGLIORE PUBBLICAZIONE ITALIANA IN EPATOLOGIA della Associazione Italiana per lo Studio del Fegato
34. Vecchi Matteo ha ricevuto il premio: “Giovani Ricercatori” dell’Unione Zoologica Italiana (U.Z.I.), settembre 2015
35. Vilella Antonietta ha ricevuto il premio: XVI Congress SINS Travel grant finanziato con il fondo RICERCA FINALIZZATA 2009 – MINISTERO DELLA SALUTE “Role of alpha6 nicotinic receptor subunit in tobacco dependence”
36. Zippo Antonio ha ricevuto il premio: Sir James Lighthill Best Student Paper Award, during the 22nd International Congress on Sound and Vibration ICSV 2015, Florence (Italy).