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Faib-Confesercenti sul tentativo di rapina al distributore di Lesignana

Franco-Giberti-6“Stiamo pensando a cosa sarebbe potuto accadere se fosse transitato qualcuno al momento dell’esplosione…” È amaro il commento di Franco Giberti, presidente di FAIB-Confesercenti Modena, dopo aver appreso del tentativo di rapina al distributore di Lesginana. L’episodio, è avvenuto un paio di notti fa, quando malviventi senza scrupoli pur di impossessarsi del denaro, non hanno esitato a far esplodere le colonnine che lo contenevano, con i pezzi recuperati nel raggio di un centinaio di metri. “Ma pensiamo anche – prosegue Giberti – al danno subito dall’operatore, al quale va la nostra solidarietà, allo stop forzato del lavoro e alle conseguenti perdite economiche. Continua a non esserci pace per la categoria – prosegue Giberti – sempre a rischio da un lato, di furti e rapine anche violente – il problema sicurezza per le stazioni di servizio, come pure per tutte le attività che si affacciano sulle strade e per chi vi lavora continua a porsi – mentre dall’altro, a cercare di parare i colpi inferti da crisi e chiusure che non accennano a mollare la presa”.

Un settore, quello degli operatori delle stazioni di servizio che sul territorio modenese, già in avvio d’anno paga un conto salato. Si registrano infatti diverse attività cessate contro nessuna nuova. “Per non parlare del calo dei consumi. Che ha significato – aggiunge Giberti – in questi anni non solo margini risibili di guadagno se non vere e proprie situazioni di rimessa, ma chiusure e disoccupazione. Schiacciati dunque, questo è il nostro stato attuale, da una situazione economica grave – che necessiterebbe prima di tutto di correttivi a salvaguardia della categoria – e da condizioni di insicurezza pesanti e senza precedenti. Rispetto quest’ultimo aspetto c’è da parte nostra rispetto e sostegno di fronte all’operato delle forze dell’ordine, come pure l’auspicio che i malviventi che hanno agito a Lesignana siano assicurati al più presto alla giustizia. Ma riteniamo occorra intervenire in difesa della sicurezza, in termini di intelligence, prevenzione e repressione attraverso azioni che vedano coinvolte anche e soprattutto le istituzioni locali”, conclude Giberti.

















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