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Casina: interventi per il risparmio energetico e a favore delle energie pulite

CasinaE’ stata ufficializzata nei giorni scorsi l’aggiudicazione di un importante appalto, riguardante la riqualificazione di una parte consistente della rete di illuminazione pubblica a Casina. Un nuovo tassello su un percorso di risparmio energetico, ma anche di investimenti sulle energie rinnovabili, che l’Amministrazione comunale ha intrapreso da ormai diversi anni, che ora aggiunge una dimensione ben più ampia e va nella direzione indicata dai protocolli nazionali ed europei di riduzione delle emissioni nocive.  

Il bando prevede opere per un importo complessivo di 157 mila euro, ed è stato aggiudicato alla ditta Elettronica CMC Srl, con sede in via Enzo Ferrari a Carpineti.

Spiega il Sindaco di Casina Gian Franco Rinaldi: “L’intervento porterà alla sostituzione di circa 500 vecchie lampade a vapori di mercurio, con nuove lampade a led. Ad oggi nella rete di illuminazione comunale le lampade a vapori di mercurio restano in totale circa 800: questo intervento compie un passo importante verso la loro sostituzione completa, che intendiamo portare a termine nei prossimi anni. Non si tratta di semplici interventi sui punti luce: intervenire per migliorare le reti tecnologiche a nostro parere significa predisporsi verso il futuro”.

Le lampade a led hanno un consumo energetico bassissimo, circa un quarto di quelle a mercurio. Emettono una luce che consente di vedere meglio, grazie alle loro caratteristiche illuminotecniche, “e hanno benefici consistenti sull’ambiente – prosegue Rinaldi – sia a seguito del risparmio energetico, visto che in Italia produciamo ancora gran parte dell’energia elettrica tramite combustibili fossili, sia perché le lampade ai vapori di mercurio al momento dello smaltimento risultano inquinanti. L’aspetto economico dell’intervento vedrà un taglio della bolletta comunale per la pubblica illuminazione di circa il 50%”. Spiega ancora Rinaldi: “Questa azione coglie in pieno anche le indicazioni dell’iniziativa di livello europeo del Patto dei Sindaci (Governance of Major), una associazione di primi cittadini che ha promosso iniziative volte alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici nell’ambito del protocollo 20 – 20 – 20 (avere edifici con il 20% di consumi in meno, e con riduzione di emissioni del 20%, entro il 2020). Una delle azioni raccomandate era proprio di puntare sui led nell’illuminazione pubblica. Ma non solo: ci permette di pianificare per i prossimi anni l’estensione di una rete di infrastrutture tecnologiche moderna, che dopo l’area della pineta, attualmente già “coperta” da questo servizio, possa estendere anche la copertura internet wi fi pubblica anche ad altri punti del paese”.

Quello recentemente appaltato non è un intervento – spot, bensì un passaggio che porta avanti un percorso condotto dal Comune di Casina da ormai diversi anni: “Nel corso degli ultimi anni abbiamo sostituito diversi punti luce in centro, con l’introduzione di altre lampade a risparmio energetico, anche in questo caso dotandoci di una tecnologia di ideazione e produzione italiana. Presto sarà possibile tele controllare una parte dell’illuminazione con sensibili funzioni di risparmio e supervisione di eventuali guasti. Fa davvero piacere poi che anche per quest’ultimo appalto sia risultata vincitrice una azienda dell’Appennino, a dimostrazione che abbiamo sul territorio ditte molto avanzate. Siamo impegnati in modo ampio e trasversale sul contenimento dei consumi energetici e sulle fonti di energia rinnovabili: dal 2010 abbiamo attivato sul territorio comunale tre campi fotovoltaici per la potenza complessiva di un megawatt, abbiamo sostituito caldaie obsolete in alcuni edifici pubblici (al Castello di Sarzano, alla Scuola di Paullo) e stiamo mettendo a punto un progetto per mettere le caldaie degli edifici pubblici in rete così che siano gestibili in tele controllo, aspetto che ci consentirebbe ulteriori consistenti risparmi anche in termini di emissioni. L’emergenza climatica è la sfida principale dei prossimi anni: poter contare su percorsi ed accordi internazionali è fondamentale. Un piccolo Comune può fare la sua parte ma questi protocolli ci permettono di verificare ed imparare ciò che viene portato avanti anche in altri Paesi”.

















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