Nel 2015 il Pil regionale dovrebbe essere aumentato dell’1,0 per cento, ma la crescita attesa nel 2016 dovrebbe fermarsi all’1,2 per cento. E’ quanto prevede l’ultima edizione degli “scenari per le economie locali” di Prometeia analizzati da Unioncamere Emilia-Romagna.
Nel 2016 continuerà la crescita delle esportazioni (+3,6 per cento), si consoliderà gradualmente un nuovo ciclo degli investimenti (+2,6 per cento) e si rafforzerà la ripresa dei consumi (+1,6 per cento), che continua a procedere con un ritmo superiore a quello del Pil.
La previsione si fonda su un quadro, nel 2016, di rallentamento della crescita dell’attività globale (+2,6 per cento) e di stasi del commercio mondiale (+1,9 per cento). Rallentamento nei paesi industrializzati (+1,5 per cento), che non compensa l’ulteriore indebolimento delle economie emergenti (+3,4 per cento). Resta stabile la crescita nell’area dell’euro (+1,4 per cento), mentre accelera lievemente in Italia (+1,2 per cento). I rischi della previsione sono al ribasso, per diversi i fattori. A livello internazionale gli effetti della politica monetaria della Fed, il rallentamento dell’economia cinese e le crisi geo politiche. A livello nazionale prevalgono l’elevato livello delle sofferenze bancarie e la sostenibilità del debito pubblico.
I settori Con il 2016 arriverà la ripresa delle costruzioni (+2,0 per cento), si consoliderà quella già avviata dell’industria (+2,0 per cento) mentre proseguirà graduale la crescita più lenta nel settore dei servizi (+0,9 per cento).
L’evoluzione del mercato del lavoro nel 2016 appare positiva. Il tasso di attività si ridurrà ancora, al 46,9 per cento, ma si avrà un buon aumento degli occupati (+0,9 per cento) e un contestuale aumento della produttività. Il tasso di disoccupazione, pari al 2,9 per cento nel 2007 e giunto all’8,4 per cento nel 2013, scenderà decisamente al 6,8 per cento.