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Più flessibilità nei nidi comunali di Modena e rette in calo per 100 mila euro

asilo_nidoServizi innovativi e flessibili nei nidi, sperimentazione dell’apertura a luglio anche nelle scuole d’infanzia, incentivi per gli insegnanti e aumento delle retribuzioni per i dipendenti della Fondazione Cresciamo, più posti di lavoro grazie alle nuove attività e una riduzione delle rette dei nidi per quasi 100 mila euro con tariffe più basse soprattutto per le famiglie con le situazioni economiche più svantaggiate.

E’ il Piano che annuncia per il prossimo anno scolastico il vice sindaco di Modena e assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza in occasione dell’apertura, da mercoledì 20 aprile, delle iscrizioni ai nidi d’infanzia comunali.

“Quest’anno le iscrizioni sono state posticipate di qualche settimana – spiega Cavazza – proprio per consentire di inserire il servizio tradizionale di nido in una più ampia riflessione sul tema dei servizi educativi, svolta in Giunta, che portasse a individuare risposte ai bisogni espressi dalle famiglie in un’indagine realizzata nei mesi scorsi e a proporre sperimentazioni in grado di tener conto dei cambiamenti in atto. Ci siamo confrontati con i genitori, con le educatrici e il personale della scuola, con i sindacati, e continueremo a farlo nelle prossime settimane, per definire un Piano – sottolinea l’assessore – che possa rispondere in modo efficace alla richiesta di maggiore flessibilità da parte delle famiglie; alla necessità di ripensare le rette in un’ottica di equità, anche per ampliare la fascia degli utenti davanti alla contrazione delle domande che in parte può essere causata dalla crisi economica; al vincolo determinato dai limiti sulle assunzioni imposti dalla legge di stabilità che ci permettono di sostituire non più del 25 per cento del personale uscente”.

A fronte di oltre venti dipendenti in meno (per pensionamenti o passaggi allo Stato di insegnanti) e nell’impossibilità per il Comune di assumerne altrettanti, “abbiamo scelto di trasformare questi vincoli in opportunità andando a rafforzare la presenza del pubblico nel sistema scuola, con un ruolo centrale per la Fondazione Cresciamo alla quale saranno attribuite tre nuove scuole d’infanzia, passando così da sette a dieci, e che in prospettiva potrà integrarsi in un processo di riorganizzazione delle rete scolastica comunale. I minori costi di questa soluzione, che garantisce la possibilità di avere il personale per i nidi comunali evitando quindi di doverli appaltare, consentono – spiega Cavazza – di attivare le sperimentazioni sui nidi e sulle scuole d’infanzia, come l’apertura a luglio nell’estate del 2017, almeno per una o due settimane, ma anche di intervenire in modo significativo sulle rette dei nidi e di prevedere incentivi economici per il personale comunale e per quello della Fondazione, con assunzioni di insegnanti a tempo indeterminato e un intervento sulla produttività per un maggiore equilibrio dei compensi rispetto ai dipendenti comunali”.

Per la definizione dei contenuti dei servizi flessibili è prevista, già dalla prossima settimana, l’attivazione di specifici tavoli tecnici con educatrici, insegnanti e pedagogisti, così come verrà aperto un apposito tavolo sindacale di confronto. Nei prossimi giorni, inoltre, saranno avviati i percorsi amministrativi per la definizione dei provvedimenti di competenza della giunta e del Consiglio comunale.

DAL 20 APRILE CI SI PUÒ ISCRIVERE, 600 I POSTI

Possono presentare domanda i bambini nati nel 2014, 2015 e 2016. E da lunedì 18 open day nelle 46 strutture, tra comunali e convenzionate, disponibili in città.

Mercoledì 20 aprile si aprono le iscrizioni ai nidi d’infanzia comunali e convenzionati della città per l’anno scolastico 2016/2017 e già da lunedì 18 per le famiglie sarà possibile visitare le strutture cittadine e conoscerne gli spazi e le offerte formative secondo il calendario di aperture pubblicato on line sul sito del settore Istruzione del Comune di Modena.

I nidi d’infanzia sono complessivamente 46; i posti disponibili per l’anno scolastico 2016/2017 sono 605, di cui 335 nei nidi comunali e 370 nei convenzionati. Il servizio di nido funziona in genere dalle 8 alle 16; la maggior parte dei nidi offre un numero di posti part time e alcuni nidi comunali hanno a tal fine un’apposita sezione. In diversi nidi comunali è possibile anche inserire i bimbi che nasceranno da luglio a ottobre, dal compimento del terzo mese in base alla disponibilità di posti.

Possono presentare domanda d’iscrizione per il prossimo anno scolastico i genitori di bambini residenti nati nel 2014, nel 2015 e quelli nati o che nasceranno entro il 31 ottobre 2016. Sul sito del Comune all’indirizzo www.comune.modena.it/istruzione saranno pubblicate tutte le informazioni utili e le disponibilità di ogni singola struttura.

Nell’elenco dei nidi che funzionano in modo tradizionale non è presente il Triva, dove il Comune sperimenta nuove e diverse modalità di servizio per rispondere a differenti esigenze espresse dalle famiglie, in una zona per altro sprovvista di servizi integrativi. In particolare, durante la settimana nella struttura saranno organizzati alcuni centri bambini genitori, con la presenza di un educatore, per offrire ai genitori occasioni di aggregazione, scambio, confronto e consentire ai bambini di utilizzare gli spazi di gioco insieme a coetanei. Inoltre, verrà proposta la sperimentazione di un servizio rivolto a bambini già frequentanti i servizi educativi, in orario attualmente non coperto dal nido, come il sabato mattina, in cui le educatrici proporranno laboratori e attività aggregative.

Il Triva diventa anche sede dello Spazio Il Sognalibro che promuove la lettura tra i più piccoli, è a disposizione di nidi, scuole d’infanzia e primarie, oltre che di famiglie e genitori, svolge attività di formazione per i docenti e offre un servizio di consulenza e prestito. La struttura potrà infine accogliere laboratori per genitori e corsi per neo genitori in collaborazione con il Centro per le famiglie.

















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