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Vignola: Cisl: “La fusione tra Comuni serve al territorio”

Maurizio-Brighenti«La politica, quindi l’amministrazione pubblica, è chiamata a ricercare una maggiore efficacia ed efficienza dei servizi ai cittadini e alle imprese. Nel quadro del superamento delle Province, bisogna esplorare soluzioni nuove, come quella delle amministrazioni comunali della Valsamoggia (Bologna), che hanno deciso di fondersi per costituire una nuova municipalità più competitiva e capace di rispondere ai bisogni delle comunità».

Lo afferma il responsabile della Cisl di Vignola Maurizio Brighenti intervenendo nel dibattito sulla fusione tra alcuni Comuni delle Terre di Castelli. Brighenti ricorda che nel distretto di Vignola si stanno portando avanti da anni con successo esperienze come il Coiss (Consorzio intercomunale servizi sociali) e l’Asp (Azienda servizi alla persona) che hanno creato anche tra i dipendenti pubblici un background culturale, un know how, un’abitudine a lavorare insieme andando oltre i municipi e campanili.

«Questo ci fa ritenere che i tempi siano ormai maturi per compiere un ulteriore passo in avanti sulla strada dell’innovazione amministrativa – dichiara il sindacalista Cisl – Bisogna andare oltre le Unioni e spingere verso vere e proprie fusioni tra Comuni. Per intraprendere una strada come questa occorre coraggio, ma anche la consapevolezza che per gestire i cambiamenti e soddisfare le nuove richieste che provengono dai cittadini l’unica cosa che le amministrazioni pubbliche non possono fare è restare immobili e ancorate ai modelli del passato».

Brighenti aggiunge che la fusione tra Comuni è coerente con il concetto di “welfare di comunità” su cui stanno ragionando a Vignola l’Asp “G. Gasparini”, l’Unione Terre di Castelli e la Regione.

«L’idea rientra nel “patto di comunità” che noi vorremo stringere anche nel distretto di Vignola – sottolinea il responsabile di zona della Cisl – Si tratta di un tavolo tra istituzioni, sindacati, imprese e associazionismo per rilanciare il territorio, sul modello dei patti firmati il 29 ottobre 2014 a Modena e il 12 febbraio 2015 nel comprensorio ceramico. La Cisl è sempre stata favorevole a coinvolgere il privato sociale nella progettazione e gestione dei servizi alla persona, a maggior ragione ora che il calo delle risorse pubbliche richiede forme nuove e strumenti innovativi di welfare».

Per Brighenti il problema è aiutare le imprese a restare sul territorio rendendolo più competitivo. «È di vitale importanza favorire l’innovazione tecnologica, di prodotto e processo, la formazione continua dei lavoratori, una logistica più efficiente, trasporti più rapidi, minori costi energetici, aree dedicate alla ricerca e sviluppo delle imprese, rilancio dell’istruzione e formazione tecnica, un più stretto rapporto università-imprese, semplificazione burocratica, fiscalità di vantaggio. Sono tutti aspetti – conclude il responsabile Cisl di Vignola – su cui si può intervenire anche a livello locale solo se si crea un’amministrazione pubblica più efficiente».

















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