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Per i quartieri residenziali con guanti e attrezzi da scasso, presi dai Carabinieri a Castelnovo Sotto

Bologna-carabinieriAlla vista di una pattuglia dei Carabinieri hanno cercato di nascondersi tra le auto ma l’espediente per evitare i controlli non gli è servito in quanto notati dai militari sono stati subito fermati. All’interno della macchina in loro uso, parcheggiata poco lontano, gli stessi Carabinieri hanno rinvenuto il kit del perfetto ladro costituito da attrezzi da scasso e guanti. E’ finita in caserma la “gita” nella bassa per un 34enne campano e un 50enne siciliano, entrambi residenti a Reggio Emilia, che al termine delle formalità di rito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con le accuse di possesso di strumenti atti allo scasso. A loro i Carabinieri hanno sequestrato guanti, vari cacciaviti, pinze, chiavi alterate per apertura di porte blindate e tenaglie.

Sono stati fermati dai Carabinieri di Castelnovo Sotto l’altro sera in un quartiere residenziale del paese. Alla vista dei militari i due, che camminavano a piedi, hanno cercato di nascondersi tra le auto in sosta insospettendo i componenti di una pattuglia in transito che notandoli gli ha fermati, identificati e sottoposti a controllo. Nel corso degli accertamenti che venivano estesi anche all’auto, che i Carabinieri localizzavano essere stata parcheggiata poco lontano, i militari rinvenivano i classici attrezzi da “lavoro” dei ladri tra cui dei grossi cacciaviti, chiavi alterate di varie dimensioni del tipo di quelle utilizzate per aprire porte blindate, guanti per non lasciare impronte e tenaglie per spaccare i lucchetti. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza nella bassa reggiana dei due i militari hanno non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che gli stessi siano “noti” anche agli stessi Carabinieri di Castelnovo Sotto per i loro precedenti specifici in materia di reati contro il patrimonio, gli “strumenti da lavoro” trovati in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni. I due non sono accusati di nessun furto ma è chiaro che gli attrezzi da scasso trovati in loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo, alimentano comunque forti sospetti. Ed è per questo motivo che ora gli stessi Carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza nella bassa reggiana.

 

















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