E’ in programma domani, 31 marzo, a Modena un importante convegno regionale che metterà a confronto esperti di cardiologia.
L’evento, “Il ruolo della cardiologia interventistica nel trattamento delle patologie ischemiche e delle aritmie in ambito del Dipartimento provinciale”, si terrà nella sala congressi “Il Baluardo della Cittadella” (piazza Ragazzi di Tien An Men, 5 – inizio ore 9.00). E’ organizzato dall’Unità operativa di Cardiologia del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino – Estense di Modena, diretta dal prof. Romeo Zennaro, col patrocinio dell’Associazione nazionale cardiologi ospedalieri e della Società medico chirurgica modenese.
Obiettivo dell’evento è dare massima conoscenza delle più attuali potenzialità interventistiche per le principali malattie cardiovascolari di natura ischemica e per le aritmie.
Le procedure interventistiche che caratterizzano le Unità operative di Cardiologia e che rappresentano oggi il modo più efficace di trattamento delle malattie coronariche, come ad esempio l’infarto miocardico in fase acuta, sono le coronarografie e le angioplastiche coronariche.
Nel 2005 il Laboratorio di emodinamica dell’Ospedale S. Agostino, ora attivo nel Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense a Baggiovara, ha eseguito 1.300 coronarografie e 700 angioplastiche coronariche: 195 di queste sono state eseguite in corso di infarto acuto del miocardio. Dall’inizio di quest’anno sono state realizzate mediamente 100 angioplastiche coronariche al mese e, quindi, è prevedibile che ne saranno eseguite più di 1.000 nel 2006.
Il laboratorio di emodinamica è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana. E’ così in grado di garantire, insieme all’analogo servizio di Cardiologia del Policlinico, la possibilità di intervento per tutta la provincia modenese per le emergenze infartuali. Per quanto riguarda le procedure interventistiche aritmologiche, sono impiantati mediamente 200 pacemakers ogni anno, 30 stimolatori biventricolari per la terapia elettrica dello scompenso ed eseguite 50 ablazioni per la cura delle aritmie più importanti.
Nel corso del convegno è in programma un confronto tra operatori dei principali centri cardiologici della regione, per verificare l’omogeneità delle prestazioni, tenendo presente che proprio all’Emilia Romagna viene riconosciuta a livello nazionale un’eccellenza professionale ed organizzativa per la cura delle cardiopatie.
Sarà, inoltre, dedicata particolare attenzione all’interazione tra l’attività sanitaria ospedaliera e quella esercitata sul territorio: è previsto l’intervento di medici di medicina generale che esprimeranno il loro parere sul ruolo che questi trattamenti hanno nella gestione dei pazienti a livello domiciliare.
Questo è importante per rendere sempre più integrata l’attività dei medici del territorio con quella dei medici ospedalieri, in un momento in cui l’ospedale ha raggiunto le massime potenzialità assistenziali per i cittadini.