Interessante appuntamento per gli studenti Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia dei corsi di laurea in Farmacia, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF), Biotecnologie e Biologia Sperimentale ed Applicata, che avranno un appuntamento l’opportunità di incontrare il mondo della ricerca farmaceutica industriale.
Il Dipartimento di Scienze della Vita, all’interno dei quali sono organizzati i corsi di laurea interessati, assieme a Farmindustria ed alla Società Italiana di Farmacologia, promuove venerdì 20 maggio alle ore 9.00 presso l’Aula Magna del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via Del Pozzo 71) a Modena, un incontro dal titolo “Il farmaco dalla ricerca di base alla terapia: sinergie tra Accademia e Impresa. Realtà e prospettive occupazionali”.
“Questa iniziativa – afferma la prof.ssa Nicoletta Brunello di Unimore, organizzatrice dell’evento – rappresenta una preziosa opportunità di contatto tra il sistema di formazione pubblica ed il mondo privato, proponendosi di trasmettere agli studenti il valore della ricerca e le prospettive occupazionali che il settore farmaceutico può offrire. A questo riguardo mi piace sottolineare che la cooperazione tra queste due realtà è un presupposto assolutamente necessario per dare valore alla formazione e promuovere la crescita scientifica e l’innovazione tecnologica”.
Nello specifico la giornata offrirà la possibilità di valutare l’applicazione di nuovi approcci formulativi e terapeutici, come l’impiego di nanovettori per terapie sempre più mirate, tese a ridurre gli effetti collaterali e migliorare l’efficacia dei farmaci. Le nuove frontiere della terapia saranno presentate e discusse sotto i loro diversi aspetti scientifici, culturali ed etici perché i nuovi farmaci hanno smesso di essere delle semplici entità chimiche per prendere le sembianze degli acidi nucleici, delle cellule e dei tessuti.
“Questo rende la ricerca e lo sviluppo di nuovi farmaci una strada sempre più articolata e difficile, la cui realizzazione richiede la stretta collaborazione tra la ricerca pubblica e l’industria farmaceutica – conclude la prof. ssa Nicoletta Brunello di Unimore – ciascuna con le sue competenze e le sue peculiarità. In questo contesto basti ricordare il grande traguardo scaturito dalla collaborazione tra i ricercatori del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” di Unimore, diretti dal prof. Michele De Luca, e l’azienda italiana Chiesi Farmaceutici che ha portato allo sviluppo e alla produzione del primo farmaco al mondo a base di cellule epiteliali corneali umane autologhe espanse ex vivo contenenti cellule staminali e prodotto mediante ingegneria tessutale”.