La Società di trasformazione urbana (Stu) Reggiane spa consolida e sviluppa il proprio assetto in coincidenza con l’entrata nel vivo degli interventi di riqualificazione dell’area industriale dismessa (Capannoni 18 e 17) destinata al nuovo Parco Innovazione di Reggio Emilia, e di piazzale Europa quale spazio di accesso al Parco e nuova piazza del quartiere Santa Croce.
Il Consiglio comunale ha infatti approvato oggi – con 17 voti favorevoli (Pd) e 12 contrari (Forza Italia, Grande Reggio-Alleanza civica, Lista civica Magenta-Alleanza civica, Lega Nord, Movimento 5 Stelle) – la delibera sul secondo atto di Accordo integrativo tra Comune di Reggio Emilia e Iren Rinnovabili spa, capofila di società con vocazione a progetti di innovazione tecnologica. L’accordo precisa e rafforza il ruolo e l’operatività della Stu Reggiane, di cui Iren Rinnovabili è socia insieme con il Comune, nell’attuazione del Programma di rigenerazione urbana (Pru) dell’area delle ex officine Reggiane.
“Si tratta del principale investimento dell’attuale Amministrazione – ha detto l’assessore a Bilancio, Patrimonio e Società partecipate Francesco Notari, che ha presentato la delibera – Attraverso la Stu Reggiane, si mettono in campo risorse pubbliche e private per circa 35 milioni di euro. Dalla felice intuizione della precedente Amministrazione, che pensò ad un intervento di riqualificazione di alto livello in un’area nevralgica della città, si è passati ora alla fase della sua concreta realizzazione.
“Alcune opere, soprattutto relative alla bonifiche e alla messa in sicurezza dell’area – ha spiegato Notari – sono pressoché ultimate, altre sono state avviate e a breve si entrerà nel vivo dell’intervento con la riqualificazione dei due Capannoni, 17 e 18, al fine di realizzare laboratori, centri di ricerca e luoghi adeguatamente pensati ed attrezzati, in cui declinare davvero i concetti, spesso abusati e mal adoperati, di trasferimento tecnologico, contaminazione, economia della conoscenza e ricerca industriale.
“Si tratta – ha concluso l’assessore – di un intervento che coniuga la rigenerazione urbana con lo sviluppo economico ed un esempio di virtuosa collaborazione fra pubblico e privato”.
La delibera odierna è un atto con contenuti principalmente tecnici.
Essa fa seguito a due precedenti accordi fra gli attuali soci della Stu, denominati rispettivamente “Atto di accordo” e “Atto di accordo integrativo”. Rispetto alle precedenti intese, l’accordo approvato, denominato “Secondo atto di accordo integrativo”, prende atto di una serie di eventi che sono già avvenuti tra cui:
– la fusione tra Stu Reggiane e Innoplace, il veicolo societario emanazione di Iren Rinnovabili creato per gestire tale operazione;
– la stipula della convenzione tra Comune di Reggio Emilia e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), necessaria per regolamentare i contributi assegnati a Reggio Emilia attraverso il Piano nazionale Città (10,9 milioni di euro);
– la modifica della delibera di Documento unico di programmazione (Dup) della Regione Emilia-Romagna, con la definizione delle modalità di erogazione del contributo regionale di circa 2 milioni di euro per il progetto sulle Reggiane;
– la ricapitalizzazione avvenuta da parte di Iren Rinnovabili per 2,2 milioni di euro.
In tale contesto, l’accordo approvato quest’oggi definisce e regola in modo più dettagliato alcuni aspetti che Comune e Iren Rinnovabili avevano volutamente lasciato in sospeso al fine di valutare le soluzioni tecnicamente e finanziariamente più convenienti, in considerazione non solo della normativa vigente, ma anche dei vincoli imposti dalla convenzione con il Mit e delle modifiche intervenute nella deliberazione della Regione Emilia-Romagna.
In particolare, la delibera autorizza il trasferimento alla Stu delle somme che il Comune, beneficiario dei contributi degli Enti finanziatori, ha ricevuto e riceverà e ne precisa le modalità tecniche di attribuzione. Di fronte alle due soluzioni possibili, si è optato di immettere tali risorse dal Comune direttamente nel capitale della Stu, per tre motivi:
a) Con l’operazione di conferimento dei contributi ricevuti al capitale di Stu, le somme ricevute dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e dalla Regione rimangano ascrivibili al Comune di Reggio Emilia, quale sua quota di capitale all’interno della Stu, che è braccio operativo del Comune nella realizzazione del Programma di rigenerazione;
b) L’operazione consente una capitalizzazione idonea, che attribuisce alla società un miglior rating creditizio nei rapporti con il sistema bancario, funzionale alla acquisizione, alle migliori condizioni, degli strumenti finanziari necessari per la conduzione dell’intervento nelle sue fasi iniziali. In proposito, la stessa Stu ha pubblicato di recente un Bando, al fine di individuare l’istituto bancario che offra le migliori condizioni di credito per il finanziamento delle operazioni.
c) Il conferimento, infine, non altera gli equilibri né in termini di peso azionario, né in termini di percentuale di partecipazione societaria e di conferimenti rispetto a quanto definito dagli atti di accordo precedenti in relazione alle forme di partecipazione da parte di Iren Rinnovabili che resta socia di Stu al 30%.
L’accordo inoltre consente di:
– definire meglio i rapporti tra Comune e Stu, con particolare riguardo alle garanzie in favore del Comune per l’effettivo rispetto dei vincoli inerenti l’utilizzo dei finanziamenti;
– prevedere l’adeguamento della convenzione tra Stu e Comune al nuovo assetto societario della Stu (società a capitale misto), definendo gli elementi di dettaglio che sono resi necessari dal venir meno del controllo analogo;
– definire il percorso per le periodiche sottoscrizioni di un unico aumento di capitale iniziale per 12.950.000 euro, relazionate alle singole erogazioni da parte del Mit o della Regione.
In altri termini, il Comune erogherà gli acconti ricevuti per le opere sulla base dei singoli contratti di appalto aggiudicati da Stu, dopo aver ricevuto adeguate garanzie fidejussorie dagli appaltatori. In seguito, Stu dovrà rendicontare al Comune sui vari stati d’avanzamento dei lavori previsti e così il Comune provvederà alla richiesta agli Enti degli ulteriori contributi e, in seguito al ricevimento dei fondi, ad erogarli alla Stu stessa, la quale potrà così pagare i propri appaltatori.
L’erogazione del Comune avverrà entro i prossimi tre anni a liberazione dell’aumento di capitale scindibile sottoscritto. Tale meccanismo di versamento dilazionato della quota di capitale consente di non anticipare denaro alla Stu o alle ditte che si aggiudicheranno gli appalti, senza che i lavori siano stati eseguiti.
Infine, la delibera presenta, in allegato il Piano economico finanziario aggiornato di Stu, approvato dagli amministratori della stessa, che tiene conto sia della scelta effettuata di conferire denaro a capitale, sia degli eventi occorsi rispetto al precedente piano. Pur con tutte le ineliminabili incertezze tipiche di ogni piano futuro, il Business plan indica nel dettaglio le risorse finanziarie necessarie per ciascun intervento, i tempi di attribuzione delle risorse da parte degli Enti finanziatori per il tramite del Comune, le modalità di ricorso a finanziamenti bancari, la dinamica degli acconti con le imprese interessate all’acquisto degli spazi nel Parco dell’Innovazione, i costi di funzionamento della Società ed ogni altro dettaglio ragionevolmente prevedibile.
Il Piano economico finanziario, pur mostrando una perdita contabile nell’anno 2018 esclusivamente dovuta alla restituzione al Comune delle opere pubbliche realizzate da Stu in piazzale Europa e in viale Ramazzini, mostra bilanci in sostanziale pareggio e una situazione finanziaria che diventerà, nel corso degli anni, sempre più positiva, fino a raggiungere livelli di disponibilità liquide di diversi milioni di euro.
La realizzazione del Piano consentirà, quindi, di pensare ad ulteriori interventi di riqualificazione relativi ad altri Capannoni al fine di avanzare nel recupero di un’area molto estesa, in cui non mancano certo i problemi e che impegnerà la città e l’Amministrazione ancora per molti anni.