Nel corso dell’assemblea dei soci del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari, convocata per l’approvazione dei conti economici e del bilancio delle attività, è stato eletto il nuovo Comitato direttivo che resterà in carica fino al 2019. Ne fanno parte: Enrico Artioli, Giovanni Bursi, Federico Clò, Umberto Costantini, Maria Costi, Gaetano De Vinco, Ludovica Carla Ferrari, Valeria Ferrarini, Marco Forghieri, Laura Leonardi, Flavio Lodi, Ferruccio Masetti, Simona Melli, Alessandro Monzani, Massimiliano Morini, Giuseppe Antonio Mulas, Paolo Negro, Anna Paganelli, Massimo Rovatti, Andrea Sirianni, Ettore Tazzioli, Paolo Tomassone, Federico Valenzano.
Il Comitato direttivo, nel corso della prima riunione di martedì 14 giugno 2016 nella sede di via Emilia Ovest 101 – Modena, ha nominato Paolo Tomassone presidente del Centro culturale F.L. Ferrari, Anna Paganelli vicepresidente e Valeria Ferrarini segretaria.
«Ringrazio prima di tutto i soci e i membri del comitato direttivo per la fiducia accordatami e per la disponibilità a condividere con me un percorso di lavoro che non può più attendere – ha spiegato il presidente Paolo Tomassone –. Si respira un forte pessimismo riguardo al futuro da parte dei cittadini che, a seguito del perdurare della crisi e della specifica situazione italiana, provano un senso di disorientamento, di perdita di fiducia nelle istituzioni, di senso di abbandono. E le prime forme di arretramento della partecipazione democratica, di neo-populismo, di astensione al voto ne sono il primo evidente segnale.
A questo si aggiunge la solitudine di molti amministratori locali e di chi ha assunto impegni politico-istituzionali sul territorio modenese, la fatica a trovare una sintesi tra le attività svolte e i numerosi impegni da portare a termine. Per questo ritengo che non ci sia più tempo e che sia urgente dare vita e animare un nuovo “progetto culturale” a servizio di Modena, dei modenesi, di chi è impegnato in prima persone nelle istituzioni, in politica e nell’associazionismo».
Saranno in particolare 4 i percorsi sui quali lavorare nel prossimo triennio.
Offrire una casa agli amministratori, ai dirigenti pubblici e dei politici locali nella quale scommettere insieme sul futuro. Un luogo di innovazione politica e sociale, uno spazio di incontro e di lavoro, in cui accogliere esperienze e idee capaci di migliorare la qualità dell’azione politico-istituzionale sul nostro territorio e a livello nazionale.
Oltre a sostenere la formazione dei propri soci il Centro Ferrari intende chiamare a raccolta giovani competenze, intelligenze e leadership nascenti attingendo dai campi del sociale, del mondo accademico e delle professioni, che scelgono di aderire a un progetto, di lunga durata, interessati ai temi culturali, economici, sindacali, politici, della Dottrina sociale della Chiesa.
Il centro culturale vuole inoltre intensificare il sistema di relazioni con le realtà che hanno origini e obiettivi comuni, con chi vive e opera al Palazzo Europa (Cisl, Confcooperative e Fondazione Gorrieri). Oltre a curare le relazioni con altre realtà associative di Modena (prevalentemente nel mondo del volontariato e del Terzo Settore), si vuole sviluppare la collaborazione con le diocesi del territorio (per la realizzazione e promozione di progetti, studi e ricerche in con l’ufficio della Caritas, con l’ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, con l’ufficio di Pastorale giovanile) e con l’università e la scuola. Particolare attenzione verrà dedicata al rilancio del portale di informazione “Note Modenesi”.