L’ultimo caso di femminicidio? Due giorni fa a Modena, dove il cadavere di una donna è stato trovato dentro un frigorifero , un uomo è stato accusato di averla uccisa: si tratta dell’ex convivente.
Un minuto di silenzio contro questo barbaro assassinio è stato osservato ieri in Municipio a Modena, dove la Commissione consiliare Seta era riunita per l’esame di delibere e provvedimenti amministrativi di vario tipo.
Si tratta del secondo delitto in pochi giorni, dato che il 24 giugno, a Piacenza, una 50enne è stata uccisa dal marito, che poi si è suicidato. In Emilia-Romagna i femminicidi sono saliti a quattro dall’inizio dell’anno. per avere un’idea , nel periodo compreso da gennaio 2015 al novembre 2015 sono state 5 le donne uccise in Emilia-Romagna dalla violenza maschile.
E l’anno scorso, in tutta Italia, sono morte ammazzate 152 donne, in 117 casi il delitto è avvenuto nell’ambito familiare, con l’aggravante che, sempre più spesso, all’ efferatezza assistono i figli, inermi nei confronti di una violenza che li colpisce negli affetti più cari e li segna per la vita.
Mentre dall’inizio dell’anno, sono già 50 le donne uccise da uomini , quasi sempre mariti, fidanzati o compagni, e sono state 155 le donne che hanno subito violenza. Molte delle vittime, purtroppo, minorenni.
“Siamo di fronte all’ennesima pagina cruenta e violenta che colpisce le donne e lede un diritto imprescindibile che va difeso a tutti i costi: il diritto alla vita e alla propria liberta’ di scelta. Da sempre come sindacato siamo al fianco delle donne e le sosteniamo nella loro quotidiana e complessa battaglia a difesa dei diritti delle donne nel lavoro, in famiglia e nella società. Celebrare un minuto di silenzio nei luoghi istituzionali non basta più, le amministrazioni si devo sollevare e attivarsi per contrastare questa piaga”: afferma Tullia Bevilacqua , segretario generale Ugl Emilia-Romagna.
In questi giorni – al convegno Ugl si Riccione contro il Jobs Act , alla presenza di Stefano Cetica, Presidente dell’Enas Ugl, dell’on. Renata Polverini, Vice presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati di Forza Italia, e Paolo Capone, segretario generale nazionmale dell’Ugl – è stata annunciata una vera e propria azione di contrasto al fenomeno del femminicidio attraverso dei gazebo informativi disseminati lungo la Penisola.
“Ad agosto Enas e Ugl metteranno in campo in tutta Italia un’ importante iniziativa a favore delle donne. Da anni, come sindacatio e come patronato facciamo sentire la nostra voce in favore delle donne. Da anni, lottano per cambiare una cultura e un modo di intendere la società che penalizza i soggetti più deboli relegandoli in ruoli subordinati da cui non possono sottrarsi, pena la punizione e la violenza fisica. Chiediamo una mobilitazione anche degli uomini , chiediamo siano limitati i comportamenti aggressivi originati dal permanere di una cultura maschilista e patriarcale. E’ necessario intervenire a livello culturale già dai primi anni di scuola, considerati anche i casi delle violenze sulle ragazze scatenate dai “branchi” di ragazzi, come ci riportano i recentissimi casi di cronaca”: è l’appello di Tullia Bevilacqua.
“La campagna informativa e di sensibilizzazione che Enas e Ugl promuoveranno ad agosto sarà utile a divulgare la cultura del rispetto delle donne e potrà sensibilizzare l’opinione pubblica sugli strumenti di tutela legislativi che si rendono necessari per arginare il fenomeno. Non bastano le leggi in vigore a salvare le donne. Le istituzioni devono essere in prima linea”: aggiunge Tullia Bevilacqua.
La critica dell’Ugl Emilia-Romagna è rivolta anche al Governo , che pure nel 2015 ha adottato il “Piano Nazionale contro la violenza sulle donne”, ma in assenza di un’adeguata copertura finanziaria: “I centri antiviolenza e le case rifugio chiudono per sfratto perche’ chi le gestisce non ha fondi necessari a coprire le spese”: ricorda il segretario generale Ugl Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.