Il Consiglio comunale ha dato il via libera al permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici comunali per un immobile in via Toscanini, dove sarà effettuata una ristrutturazione edilizia del fabbricato esistente con sopraelevazione. Nella seduta di giovedì 7 luglio ha infatti approvato con il voto a favore di Pd, Sel, Fas – Sinistra Italiana, M5s, Per me Modena e Idea Popolare Liberale e con l’astensione di FI la delibera che consente al proprietario delle unità immobiliari interessate di realizzare l’intervento.
“È il primo caso in cui lo Sblocca Modena viene applicato al residenziale – ha commentato l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli presentando la delibera – e auspichiamo sia da esempio per altri cittadini che, usufruendo di agevolazioni, possono riqualificare il proprio immobile aumentandone il valore e portando beneficio all’intera città, il cui patrimonio edilizio in buona parte necessita di rinnovarsi. L’intervento proposto – ha proseguito Vandelli – configura un interesse pubblico in quanto contribuisce a migliorare le condizioni di rigenerazione urbana dell’isolato, attraverso una riqualificazione energetica del fabbricato in classe A, l’adeguamento sismico dell’intera struttura e l’abbattimento delle barriere architettoniche”.
La deroga applicata riguarda la destinazione d’uso ammissibile e la densità edilizia, intesa come ampliamento del fabbricato. Nonostante la destinazione d’uso legittimata del fabbricato sia residenziale, la normativa vigente dell’area prevederebbe, per l’intervento di ristrutturazione, l’adeguamento alla destinazione d’uso oggi prevista che è produttiva. Attraverso la deroga quindi si consente il mantenimento della destinazione d’uso residenziale, ritenuta compatibile con il contesto. L’intervento di ristrutturazione edilizia prevede inoltre l’adeguamento del piano sottotetto a fini abitativi, oltre a una differente distribuzione interna dei locali e delle aperture esterne, e allo spostamento delle autorimesse all’esterno nell’area cortiliva di proprietà esclusiva.
Con il permesso in deroga, il valore dell’immobile aumenterà di oltre 41 mila euro e il proprietario, oltre agli oneri previsti per legge, corrisponderà al Comune un contributo straordinario pari alla metà del maggior valore ottenuto.