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Ricarica carta postepay per 300 euro ma non paga la tabaccaia. Identificato l’autore in un 22enne di Brescello

carabinieri_100Ha chiesto ed ottenuto una ricarica do oltre 300 euro sulla sua carta postepay poi quando è stato il momento di pagare, consapevole dell’assenza del pos, ha consegnato alla tabaccaia il bancomat sostenendo di non aver danaro contante. L’esercente in buona fede ha indicato al cliente la banca dove poter prelevare i soldi per il pagamento e poi ha atteso invano il cliente che ovviamente è sparito nel nulla. Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro la tabaccaia ha chiamato i Carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia. Formalizzata la denuncia della commerciante sono scattate le indagini e tramite le immagini dell’impianto di videosorveglianza i Carabinieri di Campagnola Emilia hanno ottenuto un chiaro identikit dell’autore della truffa. Dopo alcuni giorni gli stessi militari di Campagnola Emilia nel centro del paese hanno notato un uomo corrispondere al truffatore: fermato è stato condotto in caserma e riconosciuto quale autore della truffa anche dalla stessa commerciante. Si tratta di un 22enne residente a Brescello che i Carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di truffa. Visti i precedenti di polizia specifici posseduti dal giovane, che probabilmente a distanza di alcuni giorni è tornato nello stesso paese per raggirare altra tabaccaia, oltre alla denuncia per truffa i Carabinieri di Campagnola Emilia hanno inoltrato a suo carico alla Questura reggiana, anche la proposta per l’emissione del foglio di via obbligatorio da comune di Rio Saliceto per tre anni.

Sull’odierno indagati ora stanno convergendo le indagini dei Carabinieri nella forte ipotesi che lo stesso abbia posto in essere nel recente passato analoghe truffe ai danni di tabaccai ed esercenti anche di altri comuni della provincia. Il consiglio dei carabinieri ai commercianti è quello di farsi consegnare materialmente il denaro prima dell’operazione in quanto una volta avviata la procedura di pagamento non può più tornare indietro: se poi come l’odierno caso il cliente riesce a farsi credere e guadagnare l’uscita con la scusa di andare a prendere i soldi la truffa purtroppo è servita.

















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