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Piano per le periferie, la Città metropolitana partecipa al bando del governo

La Città metropolitana di Bologna chiederà al governo 58 milioni di euro partecipando al “Bando per la presentazione di progetti per la predisposizione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di Provincia” approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 maggio 2016.

L’atto è stato firmato oggi dal sindaco metropolitano Virginio Merola su proposta del Consigliere delegato Irene Priolo.

La Città metropolitana di Bologna presenterà due proposte: una che riguarda progetti relativi al Comune di Bologna per un importo massimo di 18 milioni di euro e una che riguarda progetti specifici per gli altri Comuni metropolitani per un importo massimo di 40 milioni di euro.

“L’investimento di risorse nelle città metropolitane – è il commento di Merola – è il modo migliore per favorire lo sviluppo anticrisi di cui abbiamo bisogno come paese. Con questi finanziamenti tutta la città metropolitana lavora per migliorare le connessioni e i luoghi secondo un obiettivo generale di rigenerazione urbana, mobilità sostenibile e rispetto dell’ambiente”.

Al momento, dopo una prima scrematura che vedeva 93 progetti presentati, frutto di un buon lavoro di collaborazione tra Città metropolitana e Comuni, sono 2 i progetti selezionati per il Comune di Bologna e 30 quelli di rilievo metropolitano: si tratta di interventi di rigenerazione urbana o di connessioni attraverso percorsi ciclopedonali di rilievo metropolitano e riqualificazioni degli ambiti urbani attorno alle stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano.

A Bologna si punta in particolare sul “Progetto paesaggio Pilastro e riqualificazione del tratto urbano ex Veneta zona Massarenti” e sulla riconversione dell’ex Parcheggio Giuriolo in polo per la Conservazione e il restauro del cinema.

Altro progetto rilevante riguarda la città di Imola con la “Riqualificazione Area Nord ferrovia”. Sempre in ambito di rigenerazione urbana vengono proposti anche l’ambito ex stazione ferroviaria di Medicina e la rigenerazione dell’area produttiva del Bargellino a Calderara di Reno.

Numerosi sono poi i percorsi ciclopedonali di rilievo metropolitano che ambiscono a collegare tra loro molti Comuni del territorio: in particolare nel Nuovo Circondario Imolese e nell’Unione Reno Galliera e ancora, per esempio, tra Casalecchio e Sasso Marconi, in Valsamoggia (Bazzano-Monteveglio) e tra Ozzano dell’Emilia e San Lazzaro di Savena.

A completare il gruppo di progetti ci sono infine: “ALT-STAZIONE: Arte e bici alla fermata del treno” a San Giovanni in Persiceto, Riqualificazione dell’area adiacente alla stazione SFM e dell’ex Magazzino Sementi a Budrio e della Stazione ferroviaria a Molinella. Infine il completamento della ristrutturazione della Casa della Cultura e della Memoria e la riqualificazione delle aree urbane di Marzabotto.

La Città metropolitana sta lavorando a una ulteriore selezione dei progetti specifici e/o una loro ridefinizione al fine di non superare le soglie massime previste dal bando (18 milioni per il Comune capoluogo e 40 per gli altri Comuni).

Ora la Città metropolitana acquisirà da parte dei Comuni interessati la documentazione richiesta dal bando entro il 19 agosto 2016 per verificare la coerenza con i criteri indicati nel bando e presenterà poi i progetti definitivi entro la scadenza del 29 agosto.

La volontà della Città metropolitana di Bologna di incidere sulla qualità delle periferie, per la loro sicurezza è rafforzata dalla decisione di presentare il Piano delle Periferie in partnership con il FISU, il Forum Italiano per la Sicurezza Urbana.

“Riqualificare le periferie – spiega il consigliere delegato Irene Priolo – significa fare tre cose: renderle più belle migliorando la qualità urbana e architettonica, aumentare la sicurezza e gli interventi sociali e garantire efficienti collegamenti con una mobilità sostenibile e quindi Servizio Ferroviario Metropolitano e poste ciclabili. Questi criteri sono stati alla base della selezione dei progetti.

Nella nuova ottica della Città metropolitana sono stati premiati quei progetti con una valenza di area vasta. Ottica che, credo, debba caratterizzare ogni attività della Città metropolitana”.

 

















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