I personaggi di questa ‘Tempesta’, in scena al Teatro delle Passioni dal 18 al 23 aprile (feriali ore 21, festivo ore 17), firmata da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia sono fantocci: una corte riunita attorno a Prospero impersonificato dallo stesso Bruni che con la sua manualità e con le sue arti magiche ne tesse le trame e le sorti.
Manichini, marionette, burattini, partoriti dalla fantasia e dalla realizzazione artigianale di Giovanni De Francesco, costruiscono un immaginario visionario e allucinato, lugubre e cupo che va a recuperarne le atmosfere shakespeariane originarie piuttosto che le edulcorate interpretazioni romantiche postume. Costruita a partire da materiale di scarto, vecchie bambole, coralli e conchiglie lavorate dal tempo e dal mare questa bizzarra corte anima l’inedita versione “per attore, ombre, fantocci, figure animate e musica” prodotta da Teatridithalia, che vede un unico attore in scena, coadiuvato dalla presenza/assenza di due servi di scena che lo aiutano a maneggiare l’inquietante corte di marionette, create a rappresentare i tanti personaggi naufragati sull’isola, in seguito alla tempesta scatenata da Prospero.
La forte connotazione musicale già presente nel testo di Shakespeare viene qui valorizzata grazie alla collaborazione con Fabio Barovero dei Mau Mau, Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus e Gionata Bettini ingegnere del suono, che non solo innervano il testo, ma riescono a creare una presenza linguistica e comunicativa forte attraverso le suggestioni che provenivano dal luogo in cui La Tempesta è ambientata (un’isola) e dalle ambiguità di Prospero circa l’utilizzo dei suoi poteri.