Intelligenza, flessibilità, attenzione agli spostamenti di tutti, recupero dei tempi di vita: serve un’alleanza sulla mobilità senza perdere di vista la priorità del trasporto pubblico. E lo strumento attraverso il quale tutto questo va discusso e riorganizzato è il nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) che dopo dieci anni sarà rinnovato.
Il sindaco Virginio Merola torna a parlare di mobilità e riassume così alcuni degli obiettivi del mandato amministrativo: “In questa città si è realizzato un quadro infrastrutturale inedito. Serve una potente riorganizzazione del trasporto pubblico che rimane una priorità per Bologna”. Per esempio dal 2017 il nuovo filobus Emilio girerà in città, i cantieri del People Mover stanno andando avanti e c’è il via libera al progetto definitivo del sistema di trasporto pubblico integrato metropolitano bolognese, teso al completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano e alla filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano (un investimento pari a 332 milioni di euro). Non si tratta solo di trasporti: il passaggio dei nuovi filobus sarà infatti un’occasione di rigenerazione urbana.
“Per tutte queste ragioni – aggiunge il Sindaco – è il momento di discutere il nuovo Piano Generale del Traffico con il Passante di Bologna, il Servizio Ferroviario Metropolitano, l’esigenza di collegare il Caab, Fico e il Pilastro alla stazione e alla nuova area dei Prati di Caprara, con uno studio di fattibilità su metro tram da definire insieme a Trenitalia”. Attorno a questo impianto “va creato un sistema di mobilità intelligente”. Per quanto riguarda il traffico urbano, precisa il Sindaco, “la flessibilità non significa eliminare tutte le corsie preferenziali o complicare la vita agli autobus, ma usare lo spazio pubblico in tempi diversi come ci hanno insegnato i T Days”. Inoltre, ricorda, “abbiamo appena concesso l’abbonamento gratuito per gli autobus ai ragazzi delle scuole medie, provvedimento che si somma a quello già in vigore per i bambini delle elementari. Si tratta di 30.000 tra bambini e ragazzi che viaggeranno gratuitamente sugli autobus, un provvedimento realizzato per promuovere la mobilità sostenibile tra i giovani cittadini e, in secondo luogo, sostenere in concreto le famiglie bolognesi in questo momento di crisi economica”.
Il concetto di flessibilità “andrà applicato al carico e scarico merci: vorremmo un nuovo piano logistico per venire incontro a coloro che lavorano soprattutto nel centro storico, con il coinvolgimento del Caab e l’utilizzo di mezzi elettrici. Il piano generale del traffico sarà la sede per affrontare tutto questo”.
“Noi vogliamo avere attenzione agli spostamenti di tutti in quanto persone: non perché ciclisti, o automobilisti, o motociclisti, ma persone – conclude il Sindaco –. Quella che vogliamo realizzare è un’alleanza con le persone”.
Cos’è il Piano Generale del Traffico Urbano.
Il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), previsto dall’articolo 36 del Codice della Strada, è lo strumento di pianificazione del traffico, finalizzato al miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, alla riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, al risparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto nel rispetto dei valori ambientali.
Le azioni del PGTU sono finalizzate ad un miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini con interventi integrati e mirati a garantire un’accessibilità sostenibile e diffusa in tutte le aree della città.
L’ultimo Piano Generale del Traffico Urbano di Bologna è stato approvato nel 2006.