Anche Lapam Confartigianato Imprese Modena – Reggio Emilia è impegnata a dare il proprio fattivo contributo alla realizzazione dela “Buona Scuola” così come prevista dalla legge 107/2015.
Non soltanto in tema di alternanza scuola/lavoro che, probabilmente, ne rappresenta l’aspetto più innovativo se collegata alle classi terze e all’obbligatorietà anche per i licei, ma anche in termini di collaborazione su progetti con le singole scuole e attento ascolto delle aspirazioni e delle esigenze degli studenti.
In questa prospettiva, in particolare, si colloca una interessante ricerca Lapam che ha coinvolto, nell’anno scolastico 2015-2016, oltre 100 studentesse degli istituti superiori della provincia di Modena, con al centro temi quali il lavoro femminile, sia autonomo che dipendente, le skills necessarie quali le lingue, l’informatica e i social media e, naturalmente, le aspettative sul tema dell’alternanza scuola/lavoro.
Forse saranno i tempi difficili per la ricerca di un lavoro dipendente, ma ben il 49% delle studentesse ha pensato e considerato il fatto di mettersi in proprio e di provare ad avviare una propria attività. Tra le competenze indicate, l’inglese viene considerato fondamentale per il 98%, l’informatica per il 90% e i social media per l’80%.
Interessante risulta il confronto con il percorso scolastico personale: viene infatti considerato adeguatamente approfondito l’inglese per il 63%, l’informatica per solo il 27% e i social media per il 46%.
Tra i fattori personali che caratterizzano la gestione in prima persona di un’impresa femminile vengono considerati positivi l’autonomia, l’autorealizzazione, il guadagno e la responsabilità, mentre vengono percepiti come negativi ancora la responsabilità, il rischio, il poco tempo per sè, lo stress e i costi.
E se per quanto riguarda i limiti femminili specifici al lavoro (famiglia e figli) le studentesse si dimostrano piuttosto consapevoli, valutandoli limiti concreti ed effettivi, rispettivamente, per il 41% e 44%, complessivamente nessuna ritiene a priori inconciliabili lavoro, famiglia e figli.
Infine la prospettiva del lavoro e le aspettative sull’alternanza scuola/lavoro. Il rapporto giovani/lavoro viene considerato difficile e complicato dal 40% delle giovani studentesse, distante e inadeguato dal 20%, disastroso dal 17% e caratterizzato, però, anche da poca consapevolezza e poco impegno delle giovani stesse dal 14%.
Ne consegue una riflessione tanto coerente quanto pragmatica.
Cosa mi aspetto quindi dall’alternanza scuola/lavoro ?
La risposta è “fare”: cioè essere seguiti da qualcuno in un’esperienza utile 32%, un’opportunità comunque 19%, avvicinarsi per capire il mondo del lavoro 16%, imparare, fare pratica 13% e, interessantissimo, una sorta di ri-orientamento lavorativo 6%.
“E’ il secondo appuntamento del Movimento Donne Impresa di Lapam con l’indagine nei confronti delle studentesse di alcuni istituti secondari superiori di Modena e provincia – spiega Cinzia Ligabue, presidente Gruppo Donne Impresa Lapam -. Avevamo da tempo sentito l’esigenza di sondare la percezione delle studentesse vicine al termine del ciclo scolastico secondario, circa la loro propensione ad avviare una attività imprenditoriale nel prossimo futuro e, in tale contesto, capire quali erano le le loro conoscenze sul fare impresa, quali le possibili motivazioni e anche i possibili ostacoli, i vantaggi e gli svantaggi percepiti, nonchè le aspirazioni e, perché no, anche i timori legati a questa eventuale scelta”.
“E’ proprio questa abitudine della nostra Associazione ad un rapporto di sinergia e collaborazione con tanti istituti scolastici della provincia – conclude Cinzia Ligabue – avviato ben prima del nuovo quadro normativo determinato dalla “Buona Scuola”, che ci ha dato il “la” per questa indagine che, come vedremo, ci ha permesso di fare un focus estremamente interessante sulle aspettative delle giovani imprenditrici del futuro”.