Al via la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS) Metropolitana di Bologna, con l’approvazione oggi, 4 agosto, del nuovo Regolamento da parte dell’Ufficio di Presidenza, riunitosi a Palazzo Malvezzi, sede della Città metropolitana di Bologna.
Prima tra le Città Metropolitane italiane, la nuova Conferenza nasce dall’intesa tra il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e il Sindaco di Bologna, Virginio Merola, come luogo della governance delle politiche sociali e sanitarie dell’area metropolitana di Bologna. Il primato dell’area socio-sanitaria è frutto del riconoscimento del rilievo, consolidatosi nel corso degli anni, riconosciuto a queste politiche in questa area metropolitana, un vero e proprio tratto distintivo, e al tempo stesso una conferma della attenzione strategica nei loro confronti.
La CTSS Metropolitana di Bologna è composta dal Sindaco metropolitano, dai Sindaci dei Comuni di Bologna e di Imola, dai Presidenti dei Comitati di Distretto e, novità assoluta, dagli Assessori regionali alle Politiche per la Salute e alle Politiche di Welfare e Abitative. Proprio la loro presenza, prima e a tutt’oggi unica in Regione, sottolinea la centralità della CTSS Metropolitana come luogo di condivisione delle politiche sociali e sanitarie, in piena sintonia con le strategie regionali.
La nuova CTSS Metropolitana di Bologna rafforza le funzioni già appannaggio delle precedenti Conferenze, e rappresenta la sede naturale per il consolidamento e la prosecuzione dei processi di integrazione interaziendale sviluppati nel corso degli ultimi anni, come il Laboratorio Unico Metropolitano, le reti cliniche, la Radiologia unica metropolitana, il Servizio Unico Metropolitano per l’Amministrazione del Personale (SUMAP), solo per citare alcuni esempi, e che troveranno ampio spazio anche nella programmazione sociale e sanitaria dei prossimi anni.
Tra le principali funzioni attribuite dal nuovo regolamento alla CTSS Metropolitana di Bologna ricordiamo:
- l’approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento triennale per l’area socio-sanitaria – compresa la non autosufficienza – e sanitaria, delle politiche abitative e socio educative, con l’individuazione delle rispettive priorità strategiche;
- l’approvazione del Piano Attuativo Locale;
- l’equa distribuzione delle risorse e dei servizi tra i diversi ambiti distrettuali, comprese quelle del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, garantendo attenzione particolare per il riequilibrio territoriale;
- la promozione, con il supporto delle Aziende sanitarie, di strategie e interventi di promozione della salute e del benessere sociale;
- la verifica periodica dell’attività delle Aziende sanitarie presenti sul territorio.