Dopo più di 80 anni, tornerà domani a Carpi l’archivio di Dorando Pietri, il maratoneta carpigiano passato alla storia per il drammatico epilogo della maratona alle Olimpiadi di Londra
del 1908.
Pietri fu il primo a tagliare il traguardo, stremato dalla fatica e sorretto dai giudici di gara, ma proprio per quell’aiuto venne squalificato e perse la medaglia d’oro. E’ entrato così nella leggenda.
A
Carpi un apposito comitato promotore sta organizzando le celebrazioni per il centenario di quella storica maratona (1908-2008).
Dorando Pietri si trasferì a Sanremo nel 1922, e gran parte del materiale e dei documenti personali sono stati conservati finora a Genova dalla nipote Rosanna Armanda De Mitri: le borse personali del maratoneta, centinaia di foto, l’attestato ricevuto dalla regina, ma anche vestiario ed altro ancora torneranno domani da Genova, sotto scorta della Polizia.
E’ probabile che tra le lettere, i documenti e le foto si trovino o siano deducibili informazioni utili ad ampliare la conoscenza delle vicende dell’atleta e ad approfondire la ricerca sul movimento sportivo italiano in quell’importante inizio del XX secolo.
Il materiale sarà depositato nella
sede del comitato promotore e vigilato per tutto il tempo della permanenza a Carpi. Una prima scrematura della documentazione verrà effettuata già in questo fine settimana dai ricercatori Augusto Frasca e Luciana Nora.