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Occupazione in frenata: sale (piano…) +0,1% nel primo semestre 2016

meccanica‘Eppur si muove…’: stiamo parlando dell’occupazione a Modena e provincia secondo il campione, ormai consolidato, dell’ufficio studi di Lapam Confartigianato. Nel primo semestre 2016, infatti, il campione bilanciato Lapam (basato su oltre 22mila cedolini per 3.370 datori di lavoro) dice che l’occupazione è cresciuta dello 0,1%, un piccolo passo in avanti, ma in frenata rispetto all’incremento del 3,5% fatto registrare nel corso del 2015.

Il dato più interessante, però, è quello che si riferisce alla caratteristiche di questa occupazione: calano gli occupati a tempo indeterminato (-0,2%), mentre crescono in modo robusto quelli a tempo determinato (+4,2%), effetto evidente del calo degli incentivi alle nuove assunzioni a tempo indeterminato promosse dal ‘Jobs Act’ tra il 2015 e il 2016. Crescono le occupate (+0,5%), mentre calano gli uomini (-0,1%), calano apprendisti e operai (per entrambe le categorie è -0,4%), mentre crescono di 1,2 punti percentuali gli impiegati. Dato, quest’ultimo, legato con ogni probabilità a una esigenza di qualifiche tecniche più elevate per le aree amministrazione, marketing e per tecnici specializzati addetti alla produzione.

L’artigianato tiene meglio della media del campione, con un piccolo balzo dello 0,4% di occupati.

Venendo ai vari settori produttivi, l’apprezzamento maggiore viene dal sociale (+2,2%), un dato che è in crescita da un anno e mezzo e che riguarda in particolare servizi alla persona e welfare; crescono poi commercio (1,7%), turismo (1,2%), chimica (1,8%), gomma/plastica (1,9%) e, dato importante per l’impatto sul territorio, la meccanica, che sale dell’1,1%. Restano invariati due settori significativi come autotrasporto e legno/arredo. In calo moderato la moda (0,2%), scende ancora l’edilizia (-0,8%) a dimostrazione del fatto che questo comparto così determinante per l’economia continua a soffrire. Segno meno più sostenuto per ceramica e imprese di pulizie (-2%), -2,2% per la panificazione, -1,6% per la grafica e -4,2% per l’alimentazione. Crolla (-10,6%) la cartotecnica.

















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