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Lunedì a Reggio, per la chiusura di Mundus, il tributo a Chet Baker di Enzo Pietropaoli e del suo Yatra Quartet

Pietropaoli-Yatra-QuartetCon un omaggio ad uno dei più grandi musicisti della storia del Jazz, il trombettista Chet Baker, si chiude la 21esima edizione della notissima rassegna musicale “Mundus” organizzata da ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e tutti i Comuni partecipanti, che si è svolta dal 7 luglio al 15 agosto tra Reggio Emilia, Casalgrande, Correggio, Scandiano e Carpi.

“Line for Chet” – Tribute to Chet Baker è il concerto che il noto contrabbassista italiano Enzo Pietropaoli assieme al suo “Yatra Quartet” (oltre a lui, Flavio Sigurtà alla tromba, Julian Mazzariello al pianoforte e Alessandro Paternesi alla batteria) terranno lunedì 15 agosto alle ore 21.30 – con ingresso libero – a Reggio Emilia nella bella cornice di piazza Fontanesi.

“La mia esperienza musicale al fianco di Chet Baker – sottolinea Pietropaoli – è iniziata verso la fine degli anni 70 fino al 1988, anno della sua morte. Non c’è mai stata grande continuità, sempre collaborazioni sporadiche dettate dalla esigenza del momento di avere un contrabbassista su cui contare in un certo momento, per un certo concerto, la mia è stata una  esperienza comune a quella di altri contrabbassisti  italiani ed europei, con l’eccezione di  Riccardo Del Fra che più di tutti lo ha seguito ed è stato membro stabile in molte sue formazioni.  Era difficile fare due concerti consecutivi con Chet con la stessa formazione, pianisti e batteristi si alternavano in relazione alle zone geografiche, alla disponibilità e agli umori del momento, l’unico periodo caratterizzato da una certa stabilità e da un certo rigore nel repertorio è stato quello in cui si aggiungeva al Trio di Enrico Pieranunzi del quale ero membro stabile. Con Chet ho inciso due dischi, “Little Girl Blue” con lo Space Jazz Trio di Pieranunzi e “Chet On Poetry” dove, oltre a suonare, Chet leggeva poesie, un progetto unico e originale, poco conosciuto. L’eredità di questa vicinanza umana e musicale rappresenta un punto fermo nella mia evoluzione artistica e per questo quando mi è stato chiesto un progetto speciale per il Festival  Mundus di Reggio Emilia ho pensato a lui, una scelta controcorrente in un momento in cui molti, compreso il sottoscritto, e da decenni, cercano stimoli e idee nuove attingendo principalmente al mondo Pop – Rock – Classico”.
“Non è stato difficile immedesimarsi in quello stile – continua Pietropaoli – perché “Yatra Quartet” è una emanazione contemporanea della  visione poetica, melodica, semplice ed emozionale che caratterizzava l’arte di Chet Baker, specialmente negli ultimi anni laddove un certo calo a livello tecnico ha determinato una vena espressiva  più minimale, scarna, a volte sofferta ma mai triste.
Alcuni brani del repertorio del gruppo sono già dunque “in stile”, gli standard che ho aggiunto sono stati scelti per motivi legati ad una affezione personale, a un certo arrangiamento che suonavamo insieme o a una loro rappresentatività dell’arte di Chet”.

 

Luglio 2015, vede la luce “Yatra vol. 3”, il nuovo lavoro discografico per Jando Music e Via Veneto Jazz di “Enzo Pietropaoli Yatra Quartet” che, in attesa di sviluppare nuove idee per il futuro, chiude una “trilogia” iniziata con “Yatra” nel 2011 e seguito da “Yatra vol. 2” nel 2013.

Il gruppo è nato nel 2011 in occasione di alcuni concerti in India che hanno suggellato la coesione musicale e umana tra i componenti del gruppo, da qui il nome Yatra che in urdu hindustani significa appunto “viaggio”.

Ci si evolve, si cambia, ma si conserva, Pietropaoli crede in una certa classicità, nella speranza che la sua musica possa rimanere attuale anche tra tanti anni, e con Yatra vol. 3 ha voluto ribadire quella filosofia musicale che tanti consensi ha ottenuto nei due lavori precedenti, il cd “Yatra” è stato, infatti, decretato dai lettori di JazzIt come il “Miglior Album del 2011”, Enzo Pietropaoli “Miglior Bassista del 2011” per Musica Jazz, Fulvio Sigurtà “Miglior Nuovo Talento del 2011” sempre per Musica Jazz e infine, nel 2013, Yatra Quartet è proclamato, sempre nei Jazz Awards di Musica Jazz, “Miglior Gruppo Italiano dell’anno”.

Insieme ad una inevitabile crescita artistica, sia individuale che di gruppo, in “Yatra vol. 3” ritroviamo dei punti fermi, elementi comuni con i due lavori precedenti che assumono quasi un significato rituale: il repertorio di dieci pezzi, cinque originali scritti da Pietropaoli e caratterizzati da una vena melodica e stilisticamente al di fuori dei generi, che rifugge l’eclettismo ma senza collocarsi troppo rigorosamente nella tradizione, e cinque tributi a vecchi e nuovi “vissuti” musicali, in questo caso Stevie Wonder, Janis Joplin, Tom Waits, i Blur e un brano di Gianni Morandi firmato Luis Bacalov.

Altra tradizione rispettata è il consueto duetto, questa volta con Paternesi dopo quelli con Mazzariello e Sigurtà.

Per informazioni visitare il sito internet www.festivalmundus.it e la pagina Facebook ‘Festival Mundus’, o inviare una mail a mundus@ater.emr.it.

















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