Postepay dell’ignaro papà e codice fiscale del compiacente amico: con questi espedienti due abili truffatori in concorso tra loro hanno chiesto ed ottenuto una ricarica di 200 euro su una carta postepay. Quando è stato il momento di pagare, consapevoli dell’assenza del pos, uno dei due ha consegnato al tabaccaio il bancomat sostenendo di non aver danaro contante. L’esercente, trattenendo il codice fiscale esibito (ovvero quello del compiacente amico che ai carabinieri ha poi riferito falsamente di averlo perso) in buona fede ha indicato la banca dove poter prelevare i soldi per il pagamento e poi ha atteso invano il cliente che ovviamente è sparito nel nulla.
Materializzato di essere rimasta vittima di un raggiro il tabaccaio ha chiamato i carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano. Formalizzata la denuncia del commerciante sono scattate le indagini: gli accertamenti condotti sul codice fiscale lasciato in pegno hanno portato a un 20enne di Brescello che si è dichiarato estraneo ai fatti riferendo di averlo perso senza tuttavia aver presentato denuncia. Le verifiche sulla carta postepay portavano a un pensionato di Brescello che indicava nel figlio 25enne l’utilizzatore. Nel proseguo degli accertamenti a carico dei due giovani brescellesi i carabinieri di Bagnolo in Piano acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità circostanza per la quale i 2 sono quindi stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di truffa. Visti i precedenti di polizia specifici posseduti dai 2 giovane, che probabilmente a distanza di alcuni giorni sono tornati nello stesso paese per raggirare altri tabaccai, oltre alla denuncia per truffa i carabinieri di Bagnolo in Piano hanno inoltrato a loro carico anche la proposta per l’emissione del foglio di via obbligatorio da comune di Bagnolo in Piano per tre anni. Sugli odierni indagati ora stanno convergendo le indagini dei Carabinieri nella forte ipotesi che gli stessi con le medesime modalità abbiano posto in essere nel recente passato analoghe truffe ai danni di tabaccai ed esercenti anche di altri comuni della provincia. Il consiglio dei carabinieri ai commercianti è quello di farsi consegnare materialmente il denaro prima dell’operazione in quanto una volta avviata la procedura di pagamento non può più tornare indietro: se poi come l’odierno caso il cliente riesce con un pretesto a guadagnare l’uscita con la scusa di andare a prendere i soldi la truffa purtroppo è servita.