giovedì, 12 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeBolognaMonte San Pietro: quattro persone arrestate dai Carabinieri





Monte San Pietro: quattro persone arrestate dai Carabinieri

carabinieri-arrestoGiovedì mattina, una pattuglia dell’Arma che stava svolgendo un servizio di controllo del territorio ha notato in una strada di Zola Predosa due veicoli con a bordo alcuni soggetti il cui comportamento risultava sospetto.

Al fine di effettuare un controllo nella massima sicurezza, non potendo prevedere quale fosse la ragione dell’atteggiamento anomalo delle persone e delle manovre dei due veicoli, si predisponeva un dispositivo composto da pattuglie dei Carabinieri della Compagnia Bologna Borgo Panigale, supportati da quelli del Nucleo Investigativo e del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna, che decidevano di intervenire quando i veicoli si sono fermati a Monte San Pietro.

Eseguita una perquisizione personale e veicolare, all’interno di un’auto è stata rinvenuta una busta di cellophane contenente una pistola semi automatica calibro 7,65, perfettamente efficiente, dotata di un caricatore con 9 cartucce, poi risultata rubata 17 anni fa in provincia di Varese e 24 mazzette di banconote da 50 euro, falsi grossolani poiché recanti la scritta “fac-simile” nascosta dalla fascetta, per un totale di 96.000 euro.

Il materiale rinvenuto è stato sequestrato, mentre i tre a bordo dell’auto, due albanesi di 30 e 33 anni e un italiano di 58 anni, gravati da precedenti di polizia per furto, falsi, truffa ed altro, sono stati arrestati per concorso in ricettazione e detenzione e porto abusivo di armi e tradotti nel carcere di Bologna.

Alla Dozza è finito anche un terzo albanese di 38 anni, che viaggiava sull’altra autovettura ma è risultato destinatario di un ordine di carcerazione che l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica, presso la Corte d’Appello di Firenze, aveva emesso nei suoi confronti, dovendo espiare una pena di 1 anno, 4 mesi e 27 giorni di reclusione.

Sono in corso indagini per appurare quali fossero le effettive intenzioni dei malfattori, che non hanno dato alcuna informazione della ragione della loro presenza in provincia di Bologna, essendo tutti provenienti da province lombarde.

















Ultime notizie