Si svolgerà giovedì 15 settembre per direttissima il procedimento penale nei confronti di B.A.R.F., 28enne ghanese irregolare sul nostro territorio, arrestato dalla Polizia municipale di Modena nella mattinata di mercoledì 14 settembre, dopo l’ennesimo fatto di violenza che lo ha visto protagonista.
L’uomo è infatti ben noto alle forze dell’ordine e alla Municipale, perché ha alle spalle una lunga serie di episodi di aggressioni verbali e minacce contro cittadini, oltre che di resistenza a pubblico ufficiale e reati contro il patrimonio. Il ghanese, che spesso ha con sé un computer portatile, è solito frequentare alcuni luoghi di Modena, tra cui via Crispi e il parco XXII Aprile, ed stato visto in compagnia di persone legate al mondo dello spaccio degli stupefacenti. Da tempo viene quindi tenuto d’occhio dalla Municipale che a più riprese lo ha anche fermato e allontanato dal chiostro della biblioteca Delfini.
L’ultimo episodio, verso le 10 di mercoledì 14 settembre, è avvenuto invece nei pressi della casetta dell’acqua di via Attiraglio, dove lo straniero ha molestato verbalmente due anziane signore offendendole, dopo aver chiesto loro del denaro. Le donne si sono quindi rivolte ai vigili di Quartiere in servizio appiedato nella zona, che sono prontamente intervenuti. Hanno individuato e raggiunto lo straniero che ha reagito alla richiesta di identificarsi estraendo una bottiglia vuota dallo zaino. Ha quindi tentato di rompere la bottiglia di vetro per usarla come arma contro gli agenti che hanno cercato di trattenerlo. Ne è nata una breve colluttazione in cui i due vigili, un uomo e una donna, sono rimasti lievemente feriti e il ghanese è riuscito a scappare, ma non per molto. Scattato l’allarme, il fuggitivo è stato individuato dal sistema di videosorveglianza cittadina e raggiunto in via Crispi da agenti in borghese e dalla pattuglia del pronto intervento della Municipale, guidati dalla sala operativa. Il clandestino è stato quindi arrestato per resistenza, violenza, minacce, lesioni personali e perché non è in regola sul territorio dello Stato. Gli agenti hanno anche sequestrato la bottiglia utilizzata come arma che l’uomo aveva rimesso nello zaino. Trattenuto al Comando di via Galilei, il processo per direttissima è stato fissato dal pubblico ministero di turno.