Un quarto delle imprese attive guidate da donne in provincia di Modena si colloca nel settore agricolo. Con 2.134 aziende e una percentuale del 25.5%, l’agricoltura femminile si piazza, infatti, seconda nella classifica della imprese rosa provinciali seconda solo al turismo con un distacco di quattro punti percentuali sulla media provinciale ferma al 21%. A renderlo noto, sulla base dei dati della Camera di Commercio di Modena, è Coldiretti Modena in occasione del convegno del sessantesimo anniversario di Coldiretti Donne Impresa Emilia Romagna, l’associazione delle imprenditrici di Coldiretti, che si è svolto al Flora Trade show in corso a Rimini Fiera in contemporanea con il Macfrut.
Un risultato positivo – commenta Coldiretti Modena – che emerge anche nell’andamento delle iscrizioni alla Camera di Commercio con 25 nuove imprese iscritte nel secondo trimestre del 2016 pari ad un + 19% rispetto allo stesso periodo del 2015.
“L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura italiana – ha detto la responsabile provinciale e nazionale di Coldiretti Donne Impresa, Lorella Ansaloni – è stato favorito dagli effetti della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne, aprendo nuove opportunità occupazionali soprattutto alle donne e ai giovani”.
La presenza innovativa delle donne – rileva Coldiretti Modena – è infatti più diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione aziendale dei prodotti, la vendita diretta, le fattorie didattiche il settore dell’agribenessere, l’agriturismo, attività ricreative come la cura dell’orto, i corsi di cucina in campagna. Una attenzione particolare Coldiretti Impresa donna dedica all’educazione alimentare ed ambientale, con l’iniziativa di Educazione alla Campagna Amica che ogni anno coinvolge in Emilia Romagna diecimila alunni delle scuole primarie e secondarie.
In fase di crescita nell’universo imprenditoriale femminile in Emilia Romagna è anche l’attenzione all’ambiente e l’attività di sistemazione di parchi, giardini e la cura del paesaggio, testimoniate al convegno, sotto la guida del presidente dell’Arga, associazione interregionale giornalisti agroalimentari di Emilia Romagna, Marche, Umbria e San Marino, Lisa Bellocchi, dalle relazioni dell’architetto paesaggista Monica Botta, dalla vice-responsabile della produzione di semi della Società Italiana Sementi, Carlotta Landini e dalle esperienze di agricoltrici di Coldiretti, Milena Franchi, Elisabetta Cavrini ed Elisabetta Azzalin, che conducono aziende attive in Emilia Romagna sul fronte dell’ambiente, il verde pubblico e il paesaggio.
“La multifunzionalità, che è la caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne – ha detto Lorella Ansaloni – genera più occupazione perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio innovativo Infatti, nella loro attività imprenditoriale le donne dell’agricoltura emiliano romagnola hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio e della biodiversità. Fattori che caratterizzano la presenza femminile nelle campagne”.