Muoversi fa bene alla salute. Tutti lo sanno ma ancora in pochi lo mettono in pratica. Con questa consapevolezza Uisp e Ausl sono impegnate da anni in progetti che hanno come obiettivo la promozione della cultura del movimento, oggetto anche di un ciclo di incontri che si svolgerà nei comuni della Val d’Enza dal 21 settembre fino alla fine di ottobre in collaborazione con l’Unione donne Val d’Enza.
Il primo appuntamento di “Benessere in movimento. L’Attività Fisica Adattata come prevenzione” si svolgerà questo mercoledì alle 20:30 nel centro P. Del Rio di Barco con Alena Fiocchi, Direttore della S.O.C. Riabilitazione Aziendale Ausl di Reggio Emilia, Samantha Valeriani Responsabile del servizio riabilitazione dell’Ospedale di Montecchio, Lina Bianconi medico di famiglia ASL del distretto di Montecchio ed Evelyn Iotti, responsabile per UISP del progetto AFA nella provincia di Reggio Emilia.
Nel corso delle serate, Ausl e Uisp illustreranno i dati e l’esperienza dell’Attività Fisica Adattata svolta con operatori qualificati nei centri Afa di Barco, Bibbiano e Montecchio. L’attività consiste in un protocollo di esercizi motori pensati appositamente per prevenire e rallentare il progressivo decadimento muscolo-oste-articolare e aiutare le persone a mantenere il proprio grado di autonomia.
“Già da alcuni anni – spiega la Dott.ssa Lina Bianconi del Distretto Socio-Sanitario di Montecchio – la regione Emilia Romagna ha promosso l’Attività Fisica Adattata nella convinzione che l’attività fisica regolare abbia un impatto positivo su molte malattie croniche. Nel Piano della Prevenzione 2015-2018 della Regione è stato introdotto un progetto specifico per la promozione dell’attività fisica e dell’AFA, mentre a Reggio Emilia è stata sperimentata l’AFA nella osteoartrosi”.
Ma funziona davvero? Per avere una risposta scientifica a questa domanda, la dott.ssa Bianconi ha valutato il dolore percepito all’inizio e alla fine del corso in tutti i partecipanti nei tre centri Afa della Val d’Enza, che per la maggior parte erano affetti da artrosi del ginocchio, della spalla, mal di schiena e artrosi cervicale. Analizzando i dati dei partecipanti con altre informazioni come il consumo di antidolorifici dei pazienti prima e dopo l’attività motoria, si è scoperto che i benefici dell’Attività Fisica Adattata riguardano la salute ma anche la spesa sanitaria. I prossimi incontri di svolgeranno il 28 settembre a San Polo d’Enza, il 5 ottobre a S.Ilario d’Enza, il 19 ottobre a Montecchio Emilia e il 27 ottobre a Cavriago.