La Questura di Bologna ha emesso un Decreto di sospensione delle licenze che autorizzano la somministrazione di alimenti e bevande, per la durata di 30 giorni, nei confronti di un bar, già oggetto di un provvedimento analogo adottato nel marzo scorso, per 20 giorni. Il provvedimento nasce da una rapporto informativo dei Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme, sulla base di un gravissimo episodio di violenza, accaduto la mattina del 13 agosto scorso, ai danni di un cliente del locale, 60enne italiano.
L’uomo – si ricorderà – era stato aggredito con calci e pugni da un altro avventore, verosimilmente magrebino, prima in prossimità dell’ingresso dell’esercizio, dopo all’interno dello stesso. A seguito delle ferite riportate, il 60enne era stato medicato dai sanitari del 118 del Pronto Soccorso di Imola e refertato con 15 giorni di prognosi. Le condizioni di salute dell’uomo, purtroppo, non erano migliorate, anzi, era stato sottoposto a un intervento chirurgico con una nuova diagnosi: 30 giorni di prognosi.
L’art. 100 del R.D. 1931 n. 773, al suo primo comma, prevede che “oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”.