Grazie ad un blitz dei carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, poi supportati dai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro dello stesso capoluogo reggiano, in città è stato localizzato un locale notturno che impiegava in nero il 47% della forza lavoro. Nei guai è finito un 65enne reggiano amministratore unico della società che gestisce il locale notturno a cui gli operanti hanno sospeso l’attività commerciale comminandogli una maxi multa. L’attività dei carabinieri del nucleo radiomobile, supportati dai carabinieri del nucleo ispettorato lavoro di Reggio Emilia risale all’altra notte quando gli operanti, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, effettuavano un controllo presso un locale notturno gestito da un imprenditore reggiano.
All’atto dei controlli i carabinieri del nucleo radiomobile riscontravano la presenza di 21 dipendenti intenti a lavorare delle quali 10 (pari al 47% della forza lavoro) sono risultate tutte non aver un contratto d’assunzione e per questo impiegate in nero. Si tratta di donne risultate in prevalenza straniere ed in regola con le norme di soggiorno in Italia. Ai sensi delle attuali norme di legge, l’attività aziendale veniva immediatamente sospesa dagli operanti che procedevano anche nei confronti dell’imprenditore comminandogli una maxi multa per circa 20.000 euro. Ora la ripresa dell’attività dipenderà dallo stesso titolare che dovrà regolarizzare i dipendenti impiegati in nero e pagare la maxi multa