Quanto vale la tassa di soggiorno in Italia? 429 milioni nel 2015 e cresce di anno in anno. Viene prelevata soltanto in 735 comuni italiani, il 60% al Nord, ma nelle misure più varie. Ce ne parla Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, commentando un preceente rapporto di Federalberghi, ritiene urgente adottare una regolamentazione omogenea per tutto il Paese. A luglio 2015 erano 712 i comuni che applicavano l’imposta di soggiorno e 24 quella di sbarco (24). Questi comuni, pur costituendo il 9% degli 8.047 municipi italiani, detengono il 56,3% della capacità ricettiva nazionale e ospitano il 66,8% dei pernottamenti di clienti italiani e stranieri. Si distribuiscono per il 34,3% nel nord ovest, il 24,8% nel nord est, il 19,6% nel centro e il 21,4% nel mezzogiorno. Il 22,8%, 162 comuni, sono località balneari. Un peso analogo è rivestito dalle località montane (159) e collinari (154). Le città d’arte sono 65, ma comprendono le capitali del turismo italiano. Analizzando la classifica delle città con i maggiori introiti, si che l’incasso delle prime 4 (Roma, Milano, Venezia e Firenze) è superiore a 238 milioni, oltre il 55% del totale. La città con il maggior gettito è Roma, con un incasso atteso per il 2015 di circa 123 milioni, il 28,7% del totale. Non dappertutto però la tassa è regolata ugualmente. Il Governo non ha adottato il regolamento per fissare i principi generali di applicazione dell’imposta di soggiorno e così i comuni si sono mossi in ordine sparso. La soluzione più diffusa vede l’imposta, legata al numero di pernottamenti, differenziarsi a seconda della tipologia di esercizio ricettivo (albergo, campeggio, etc.) e della relativa categoria. Ad esempio per una notte in hotel a 1 stella l’imposta va dai 35 centesimi di Montecatini ai 3 euro a Roma. Una famiglia (padre, madre e figlio undicenne) che in periodo di alta stagione soggiorna in un albergo a 3 stelle per due giorni spende 24 euro di imposta a Roma, 17,50 euro a Venezia, 14 euro a Firenze, 12 euro a Milano, 8 euro a Bologna, 6 euro a Napoli e 4,2 euro a Bibione