In Italia il 21% dei bambini di 8-9 anni è sovrappeso e quasi il 10% obeso. In Provincia di Modena si stima che ci siano oltre 16 mila bambini e ragazzi nella fascia d’età 1-14 anni in sovrappeso e quasi 6 mila obesi. Tra gli adulti va anche peggio: oltre un terzo dei modenesi tra i 18 e i 69 anni è sovrappeso e uno su dieci è obeso. Se si considera che sei dei sette principali fattori di rischio che determinano le malattie croniche sono strettamente correlati alle abitudini alimentari, è evidente l’importanza di alimentazione e attività fisica per prevenire malattie e mortalità.
Di alimentazione a 360 gradi – dall’esperienza di Food for Soul firmata da Massimo Bottura fino alla dieta sostenibile passando per l’agricoltura urbana – si parlerà a Modena venerdì 7 ottobre quando, a un anno da Expo e dalla firma del Milan Urban Food Policy Pact, la Rete Città Sane si trova per confrontarsi su buone pratiche e buone politiche.
L’evento è in programma alle 9,30 nella sala consiliare del Municipio di piazza Grande; ad aprire i lavori saranno il sindaco di Modena Giancarlo Muzzarelli, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il senatore Stefano Vaccari in rappresentanza del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina che non potrà essere presente per sopraggiunti impegni istituzionali, e il direttore generale Ausl Modena Massimo Annicchiarico.
“Expo – sottolinea la presidente della Rete Italiana Città Sane Simona Arletti – ha rappresentato una grande occasione per riflettere a livello mondiale su come rendere sostenibile l’obiettivo cibo per tutti in quantità sufficiente e di buona qualità. Questo obiettivo non è raggiungibile senza un impegno diretto delle città. Le politiche locali sono infatti centrali per evitare lo spreco alimentare, favorire l’agricoltura urbana, valorizzare le produzioni locali ed educare i ragazzi a una dieta salutare ed equilibrata. Venerdì a Modena si parlerà di come applicare nelle pratiche quotidiane la lezione del Milan Urban Food Policy Pact – continua Arletti – sottoscritto in occasione di Expo dalle città di Ancona, Bologna, Foggia, Genova, Milano, Modena, Molfetta, Palermo, Sacile, Torino, Venezia e Udine”.
Arletti modererà la sessione mattutina del convegno, in cui interverranno l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e la responsabile del Servizio Salute del Comune di Milano Evelina Maria Ferraris per parlare di Expo un anno dopo: buone pratiche e buone politiche dalle città.
L’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli, quello del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo, Enrico Vignoli e Cristina Reni della Fondazione Food for Soul affronteranno il tema cibo e povertà (mense per poveri, negozi sociali, imprese sociali).
Stefano Vaccari senatore relatore del Collegato Ambientale, Andrea Benini di Legacoop Nazionale, l’assessora a Educazione e Stili di vita del Comune di Udine Raffaella Basana interverranno sul tema dello spreco alimentare.
Infine, su agricoltura urbana e periurbana si confronteranno la professoressa di Urbanistica del Politecnico di Milano Patrizia Gabellini, Andrea Di Paolo dell’Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Modena, l’assessore alle Politiche per l’Ambiente del Comune di Torino Stefania Giannuzzi.
La sessione pomeridiana moderata dall’assessore all’ambiente del Comune di Modena Giulio Guerzoni, l’attenzione sarà tutta puntata sul cibo e dieta sostenibile.
Cinzia Scaffidi di Slow Food Italia, Federica Barozzi per la Campagna Amica – Coldiretti Modena, Giampiero Gasparro di Nordiconad e l’assessore alla Scuola del Comune di Palermo Barbara Evola parleranno di Cibo Locale: produzioni, mercato, logistica.
Saranno, infine, Alberto Tripodi del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Ausl di Modena, Lorella Vignali di Cir Food, Mariangela Rondanelli di Università di Pavia e Fondazione Danone, Gianna Ferretti della dell’Università Politecnica delle Marche a puntare su Dieta sostenibile: salute, nutrizione, protezione sociale.
Nella provincia di Modena il 46% delle persone tra i 18 e i 69 anni è in eccesso ponderale, in particolare il 33% è sovrappeso ed il 13% obeso. La prevalenza è maggiore nei maschi (42% sovrappeso e 15% obesità) rispetto alle femmine (23% sovrappeso e 12% obesità) e l’eccesso di peso cresce al diminuire della scolarità.
È quanto si evince dall’indagine Passi, un sistema di sorveglianza coordinato dal Cnesps dell’Istituto superiore di sanità che monitora lo stato di salute delle popolazione adulta italiana, attraverso la rilevazione di abitudini e stili di vita.
Dall’indagine Okkio alla Salute 2014, sempre coordinata dal Cnesps, che ogni due anni indaga anche alcuni comportamenti nei bambini della classe terza della scuola primaria, emergono dati significativi: il 24% degli alunni di 8-9 anni della provincia di Modena è sovrappeso e l’8,7% è obeso; l’eccesso di peso interessa quindi quasi un bambino su tre (il 32,7%).
Sulla base dei dati disponibili, che il dottor Alberto Tripodi del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Ausl di Modena illustrerà venerdì 7 ottobre durante il convegno “Expo un anno dopo: buone pratiche e buone politiche dalle città”, si stima che nella nostra provincia, su circa 100mila bambini e ragazzi nella fascia d’età 1-14 anni, oltre 15 mila siano in sovrappeso e quasi 6 mila obesi.
Inoltre, da dati regionali si evince che vi è spesso un’alterata percezione delle famiglie sullo stato nutrizionale dei figli. Circa la metà delle madri di bambini in sovrappeso ritiene che il figlio sia normopeso, mentre le madri di bimbi obesi ritengono nel 13% dei casi che il figlio sia normopeso e nel 76% dei casi che sia “un po’ in sovrappeso” (percezione corretta solo nell’11% dei casi).
Principali imputati dell’eccesso di peso sono criticità nell’alimentazione e la scarsa attività fisica nell’infanzia. In particolare dall’indagine Okkio alla Salute risulta che in provincia di Modena solo il 62% dei bambini effettua una colazione adeguata; solo il 34% consuma una merenda appropriata nella pausa del mattino; poco più di un bambino su tre (37,2%) consuma almeno due porzioni al giorno di frutta raccomandate e soli uno su quattro almeno due porzioni di verdura (25,5%). Inoltre, solo il 15% circa dei bambini svolge l’attività fisica raccomandata, pari a un’ora al giorno per tutti i giorni della settimana, mentre ben un bambino su tre trascorre davanti a tv e videogiochi più del tempo massimo raccomandato, pari a 2 ore.
Per ulteriori informazioni: www.retecittasane.it