“Non c’è stato nessun allarmismo nel segnalare e denunciare che gli anziani di una struttura sanitaria pubblica siano rimasti al freddo per 72 ore a causa del mancato intervento sull’impianto di riscaldamento che il Comune aveva programmato ma non ha eseguito per tempo. Ringraziamo comunque l’Assessore comunale ai servizi sociali Antonella Vivi per avere chiarito, con la sua risposta, cifre e tempi che confermano i ritardi e le inadempienze di cui il comune si è reso responsabile; ritardi ed inadempienze che, verificate le preoccupanti condizioni nelle quali erano stati lasciati gli anziani ospiti della struttura, avevamo denunciato”. Così replica Claudia Severi, Capogruppo di Forza Italia.
“Ritardi ed inadempienze confermate dall’ammissione dello stesso Assessore Vivi che la giunta ha stanziato i soldi per l’intervento necessario sulla centrale termica solamente il 30 settembre scorso, ovvero in tempi assolutamente inadeguati per garantirne il corretto funzionamento nella stagione fredda. Al punto tale da spingere il Comune, per stessa ammissione dell’Assessore, ad avviare, di fronte agli anziani rimasti al freddo, un impianto non riqualificato e non adeguato. Cosa tra l’altro per un Comune non è proprio il massimo dell’esempio nei confronti dei cittadinanza.
E ce ne scusi l’assessore, ma il suo tentativo di spacciare per allarmismo la semplice denuncia di un fatto inaccettabile e di ergersi a paladina dei gestori della struttura, a suo dire danneggiati dall’allarmismo, proprio non regge. Perché, l’ho sempre detto e lo ribadisco, in questo caso i primi ad essere danneggiati dalle inadempienze e dall’incapacità del Comune di programmare anche interventi prioritari ed irrinunciabili, sono proprio, oltre gli anziani ospiti e le loro famiglie, i soggetti che gestiscono Casa Serena e tutto il personale della struttura, che con grande professionalità, dedizione e spirito di sacrificio hanno supplito alle carenze di un’amministrazione pubblica che aveva il dovere (e si era assunta l’impegno), di intervenire per tempo, e non lo ha fatto, creando un disagio ed un rischio enorme assolutamente, quanto facilmente, evitabile” – conclude Severi.